Soprintendenza consegna le tele alla diocesi di Rossano-Cariati
La Soprintendenza per i Beni Storici e Artistici della Calabria, con sede in Cosenza, ha consegnato alla Diocesi di Rossano-Cariati le tele, dopo i dovuti e necessari interventi di restauro delle stesse, che saranno nuovamente esposte sia all’interno della Cattedrale dedicata a “Maria SS. Achiropita” e sia all’interno del Museo Diocesano di Arte Sacra con sede nel centro storico. Il lungo lavoro di restauro, dunque, ha ridato alla Cattedrale nuova luce e rilievo, non solo perché le opere della navata destra e delle cappelle sono ora al loro massimo splendore, ma anche perché da esse sono emersi tratti che prima erano coperti da maldestri restauri. In particolare la tela di S. Benedetto, nella prima cappella a sinistra risulterà oggi, agli occhi dello spettatore, di diversa fattura e di migliore qualità rispetto a chi l’avesse vista prima del restauro. E' emersa, inoltre, la firma dell’artista Oronzo Malinconico, pittore attivo a Napoli tra la fine del Seicento e gli inizi del Settecento. Probabile che esso sia stato contattato direttamente dal committente Mons. Andrea Adeodati, vescovo di Rossano dal 1697 al 1713, anch’egli napoletano e vescovo dell’ordine benedettino. Oltre alla tela di S. Benedetto, poi, sono state restaurate anche le tele di Santa Lucia, della Madonna del Carmine, della Madonna delle Grazie, della Madonna tra i Santi patroni. In Sacrestia, invece, sono sei le tele consegnate che raffigurano la passione di Cristo ed i Santi Nilo e Bartolomeo da Rossano. Nel Museo Diocesano di Arte Sacra, dopo diversi mesi, ritornano in esposizione le tele dedicate sia a San Gerolamo e sia all'Ascensione del Signore. Particolare attenzione, tra l’altro, è stata dedicata alla tela della Madonna Addolorata, situata nella terza cappella della Cattedrale, dove in seguito al restauro, si può ammirare una notevole opera d’arte, sul telaio della quale è stato rinvenuto il nome dell’arcivescovo che la commissionò, Mons. Muscettola, vescovo di Rossano dal 1718 al 1738.
L’unica tela ancora da riconsegnare è quella della Maddalena, il cui restauro è da ultimare. Grazie all’impegno della Soprintendenza, in piena sintonia sia con la dott.ssa Rosanna Caputo (Direttrice dei Lavori) e sia con le ditte restauratrici, la Diocesi di Rossano-Cartiati ritorna ad usufruire delle proprie tele che, in modo particolare, rappresentano il patrimonio storico ed artistica dell’importante luogo di culto, ma, allo stesso tempo, ne rafforzano anche il valore liturgico. L'Ufficio dei Beni Culturali Ecclesiastici della stessa Arcidiocesi, ha, inoltre, completato gli inventari della Cei, rispettivamente Cei-OA per le opere d’arte e Cei-A per le strutture architettoniche. Nel primo, sono state catalogate 5.600 opere tra tele, sculture, arredi, paramenti e oggetti sacri. Nel secondo inventario, invece, sono state catalogate le 142 chiese della diocesi. In questa opera di catalogazione la Diocesi di Rossano-Cariati si segnala come la prima ad avere ultimato tale articolata e complessa attività. Il prezioso lavoro, coordinato dal direttore dell’Ufficio, Don Nando Ciliberti, è stato svolto dal dott. Michele Abastante, dalla dott.ssa Carmen Belmonte e dall’architetto Giuseppe Astorino. Supervisori scientifici dei due progetti sono stati il prof. Giorgio Leone, storico dell’arte, e l’architetto Mario Candido. Incommensurabile, infine, la gioia manifestata dal padre Arcivescovo, S.E. Mons. Santo Marcianò, il quale, nell’ammirare da vicino le diverse opere d’arte ritornate a risplendere nel loro posto d’origine, ha voluto ringraziare, oltre alla Soprintendenza di Cosenza, l’intera equipe per il minuzioso e prezioso lavoro.