UilTemp Calabria “Consiglio regionale vegli su prossimo bilancio Sial”

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"Un altro impegno non mantenuto. - Comunica una nota stampa - Altre parole messe nero su bianco e che non hanno portato alcun risultato concreto. La UilTemp Calabria da una parte ringrazia i consiglieri regionali che più di un mese fa si erano fatti carico della situazione in cui versa la Sial servizi spa, ma dall’altra non può non constatare che, dall’approvazione all’unanimità della mozione che impegnava la Giunta regionale “ad istituire in tempi brevissimi un tavolo tecnico tra i dipartimenti Sanità, Agricoltura, Lavoro e sindacati, per definire le modalità per avviare il progetto “Servizio Anagrafe Zootecnica”, attraverso la stessa Sial servizi, assorbendo tutto il personale altamente qualificato ed attualmente in stato di mobilità per questo servizio, garantendo così gli stessi standard qualitativi richiesti dalla normativa in materia”, non si è registrata alcuna attività. Non è stato istituito il tavolo tecnico, non sono stati contattati i sindacati; si è continuato ad ignorare il problema sulla scia dell’assordante silenzio che ha caratterizzato gli ultimi due anni di trattazione dell’annosa vertenza. Questo l’argomento affrontato nei giorni scorsi durante un’assemblea dei lavoratori Sial convocata proprio per discutere della mozione numero 62 (In ordine alla vertenza degli ex lavoratori Sial Servizi Spa), approvata all’unanimità dal Consiglio regionale nella seduta del 30 marzo 2012 e condivisa da tutti i capigruppo (maggioranza e minoranza).

La Sial servizi spa ha gestito fino al 2009 l’aggiornamento dell’anagrafe zootecnica della Regione Calabria, un servizio delicato e importante svolto con professionalità ed efficacia, tanto che gli stessi consiglieri regionali hanno scritto nella mozione 62 che, tale servizio, «ha permesso alla Regione di raggiungere ottimi risultati nel settore, così come evidenziato dagli attestati ottenuti dai Ministeri e dai dirigenti dei dipartimenti regionali (Sanità e Agricoltura)».

Il risultato di tutto questo impegno, però, è mortificante. - Continua la nota - Infatti, la società continua ad essere inoperosa e spende consistenti risorse in compensi per il Consiglio di amministrazione e costi per le attività amministrative, ad oggi oggettivamente ingiustificabili considerato che da quando la società ha cessato il servizio presso le Asl la stessa non ha svolto più alcuna attività.

Chiediamo pertanto al Consiglio regionale di vagliare con scrupolosa attenzione il prossimo Bilancio consuntivo della Sial che probabilmente registrerà l’ennesima perdita d’esercizio a carico del bilancio regionale, al fine di garantire le “solite poltrone”. La mancata attivazione del servizio non può neanche essere giustificata da motivi economici, considerato che nella citata mozione si afferma che «l’attività che veniva svolta dalla Società si è praticamente interrotta; solo parzialmente, ed in maniera sostanzialmente più onerosa per la Regione, il servizio viene ora curato da altri soggetti a costi più alti, in sfregio alla direttiva diramata dall’assessorato alla Sanità calabrese che vieta espressamente la gestione della Banca dati da parte proprio di questi soggetti».

Basterebbe, quindi, riavviare il servizio trasferendo le risorse disponili ed ottenendo un risparmio di spesa. Ma a questo punto la domanda sorge spontanea: si vuole realmente affrontare e risolvere la vertenza o è l’ennesimo atto per prendere tempo e rinviare la trattazione della stessa? - Conclude la nota - Nell’attesa che il legittimo quesito trovi una risposta, oltre quaranta madri e padri di famiglia sopravvivono alle difficoltà quotidiane, nell’attesa che l’Inps liquidi le mensilità della mobilità in deroga di marzo ed aprile, recentemente autorizzate, e che costituiscono l’unica fonte di reddito per molti di loro"

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