Fondazione Carical, presentazione del progetto: “Uno per tutti. Dal testo al film”
È stato presentato questa mattina presso il Parco degli Enotri a Mendicino il progetto “Uno per tutti. Dal testo al film” alla presenza del regista Mimmo Calopresti e del presidente della Fondazione Carical, Mario Bozzo, che ha promosso l’iniziativa realizzata dall'associazione Culturale Trapobana in collaborazione con il Laboratorio audiovisivo del Dipartimento di Filosofia dell'Università della Calabria.
"Mimmo Calopresti è molto caro a noi della Fondazione – ha detto Mario Bozzo- non solo perché calabrese ma perché lo abbiamo individuato, qualche anno fa come il primo vincitore del premio per la Cultura Mediterranea nella sezione dedicata alla Creatività. Con Mimmo abbiamo anche un progetto, sul quale stiamo lavorando, sulla creazione di un laboratorio di educazione alla cittadinanza attiva ed abbiamo anche affrontato, da più tempo, il problema di rilanciare il cinema in Calabria. La Calabria ha ospitato spesso, anche come location, le proiezioni cinematografiche ed ha dato anche i natali a personalità di rilievo come registi ed attori. Vorremmo che ciò si intensificasse e che la Calabria fosse anche terra di produzione di cinema. L’iniziativa di oggi è rivolta ai giovani e Mimmo Calopresti li porterà sul set dove approfondiranno le conoscenze teoriche guardando il mondo del cinema e le sue difficoltà nel farsi"-
Il progetto, riservato a venticinque studenti e dieci esterni che intendono approfondire aspetti e tecniche relative alla professionalità del mondo del cinema, prevede un percorso di formazione e presentazione dei vari segmenti che compongono la realizzazione di un film, con riferimento alla prossima opera di Mimmo Calopresti dal titolo provvisorio di "Uno per tutti", ispirata all'omonimo romanzo di Gaetano Savatteri edito da Sellerio.
"L’idea è molto semplice – ha detto Mimmo Calopresti - è quella di fare una settimana di lavoro su come si fa un film. Come si parte, come si organizza, e, partendo da un’idea come si può arrivare al format. È un lavoro di formazione e spero vada avanti nel tempo in questo luogo anche con l’idea di provare a fare un film proprio qui. La storia inizia da un libro e si sviluppa in tutte le sue parti: scrittura, sceneggiatura, fotografia, scenografia, fonia, organizzazione. Insomma voglio raccontare insieme ai miei collaboratori, come si realizza un film, o meglio, come io lo realizzo".
Saranno cinque gli incontri di formazione e riguarderanno i diversi momenti della preparazione del film, analizzati reparto per reparto (la regia e la fotografia; la scenografia; il montaggio; la postproduzione ecc). Ai seminari di studio, che si svolgeranno da lunedì 5 a venerdì 8 giugno, presso il Parco degli Enotri, parteciperanno un gruppo di giovani universitari, tre dei quali, a conclusione del percorso formativo, saranno scelti dal direttore artistico e dai tutor delle diverse sezioni, ed inseriti nel set del film, per una esperienza pratica delle linee teoriche apprese.
Alla conferenza stampa ha preso parte anche il direttore di Cepacud, l’avvocato Luigi Morrone mentre tra i tutor del progetto sono contemplati nomi come Raimondo Aiello, Saro Casentino, Alessandro Marrazzo e Gaetano Savetteri.
Sabato 9 giugno, alle ore 10,00 si terrà la manifestazione finale del progetto con la consegna degli attestati di partecipazione a quanti vivranno questa esperienza nel mondo del cinema dalla parte della realtà per creare finzione.
"Uno per tutti” di Gaetano Savatteri (Sellerio). Una lunga notte lungo le strade e i luoghi della periferia di Milano. Quattro uomini si incontrano, non per caso. Sono stati ragazzini assieme, cresciuti a Satellite, nello stesso quartiere dormitorio dell'hinterland, terra di sbarchi e di approdi di immigrati, crocevia di molteplici destini familiari e privati. Giò, Gil, Vinz, Bertuccio e Pendolino, ognuno prima generazione milanese di famiglie venute dal Sud, sono stati chiamati a partecipare a questa sorta di rimpatriata da uno di loro, Gil: l'unico che non si è mai allontanato da quel quartiere, da quella strada e dalla casa in cui è cresciuto. Una convocazione interessata, perché Gil è alle prese con una scadenza drammatica per la sua vita: da lì a due giorni, la Cassazione confermerà una sentenza di condanna per traffico di droga che rischia di spedirlo in carcere. Nel presente gli amici ritrovati, ormai adulti, ricompongono il vecchio sodalizio per un'ultima notte scatenata, disperata e soprattutto ingannevole. Ma all'alba, Gil svela il mistero di un incontro imperfetto, nel quale ciascuno deve scegliere la propria risposta. "Non ci sono battaglie vinte o perse, ma solo battaglie inutili". Ai vecchi amici, gli unici al di fuori del suo mondo, chiederà il favore di un rifugio, una via d'uscita, un ricovero per sfuggire alla galera. Grava sui quattro uomini il peso di una colpa antica: un rimorso che ciascuno di loro si porta dietro in modo diverso.
L’associazione Culturale Trapobana, fondata a Cosenza nel 1998, è attiva nei settori dello spettacolo e della cultura, con particolare attenzione al cinema. Ha realizzato iniziative nell’ambito della Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia, dove cura il Premio Mimmo Rotella ed il progetto Cinema luce poesia. Ha realizzato Cinadays, in collaborazione con l’Unione Europea e curato con eventi formativi per l’assessorato alla Cultura della regione Calabria. Ha anche istituito il Premio Gianna Canale.