Truffa e falso in atto pubblico, indagato vicesindaco di Belcastro
Un vigile urbano che avrebbe falsificato il cartellino di lavoro, un vicesindaco e due dipendenti comunali che avrebbero omesso di controllare quanto stava avvenendo. Sono questi i protagonisti di un'indagine, coordinata dal sostituto procuratore Simona Rossi, per la quale i carabinieri della stazione di Belcastro hanno notificato l'avviso di conclusione delle indagini con contestuale richiesta di rinvio a giudizio.
Il provvedimento è stato notificato al vigile urbano in servizio al Comune di Belcastro, Luigi Laudari, all'ex vicesindaco, Antonio Mazzei, e alle dipendenti dell'ente locale, Giuseppina Riccelli e Amalia Brescia. Tra i reati contestati, a vario titolo, truffa aggravata in concorso, falsita' materiale e ideologica in atto pubblico con l'aggravante dell'essere pubblico ufficiale. Secondo le indagini condotte dai militari dell'Arma, che hanno avuto modo di acquisire diversi elementi probatori, il vigile urbano avrebbe più volte timbrato il cartellino di lavoro alla macchinetta situata nel palazzo comunale della cittadina in provincia di Catanzaro, quindi si sarebbe allontanato per svolgere attività personali, senza prestare il servizio a cui era chiamato. Per l'ex vicesindaco e le due dipendenti del Comune, la contestazione di non avere controllato l'operato del vigile, al punto da contestare la truffa aggravata in concorso.