Politiche attive del lavoro, Wanda Ferro replica alla Cgil

Catanzaro Politica

“Le politiche attive del lavoro avviate dalla Provincia sono saggiamente rivolte all’uscita dal bacino dei lavoratori percettori di ammortizzatori sociali, mettendoli in condizione di costruirsi un futuro lavorativo solido e duraturo, anziché limitarsi all’erogazione di un piccolo sussidio”. E’ quanto afferma il presidente della Provincia di Catanzaro, Wanda Ferro, replicando alle osservazioni della Cgil. “Innanzitutto occorre precisare che, come i sindacati, l’Amministrazione provinciale è del tutto estranea alle politiche clientelari di cui parla la Cgil. Se ci sono state attività clientelari, sono quelle di chi ha creato questo bacino di precariato e non lo ha saputo gestire.

La Provincia di Catanzaro ha prodotto, a seguito di diversi incontri con le organizzazioni sindacali, un avviso pubblico sulle politiche attive per consentire ai lavoratori di intraprendere percorsi di ricollocazione ed auto-impiego. La risposta non è stata certamente quella che ci si aspettava nelle diverse azioni previste dal piano, che pure prevede tutti i possibili interventi adeguati a conseguire l’obiettivo della ricollocazione: i tirocini formativi, i voucher formativi, i bonus alle aziende per le assunzioni e le misure per favorire l’autoimpiego. E’ rimasto infatti escluso un bacino di circa 1300 lavoratori in mobilità, in gran parte quelli provenienti dalla vicenda Phonemedia. Proprio per discutere delle opportunità per questi lavoratori si sono tenuti diversi incontri con le organizzazioni sindacali, alle quali abbiamo anche rivolto l’invito a promuovere insieme ai lavoratori l’avvio delle iniziative previste dall’avviso pubblico. Iniziative che peraltro possono essere ancora attivate, essendo il bando ancora aperto e fornito di una importante dotazione finanziaria.

La Provincia ha pure pensato di avviare, insieme alla Regione, un percorso formativo per il rafforzamento della cultura di impresa, aumentando la dotazione finanziaria con un ulteriore milione di euro, che si aggiunge ai 5 milioni previsti dal bando, destinato ai lavoratori che hanno intenzione di crearsi un proprio futuro. I sindacati – conclude Wanda Ferro – potrebbero contribuire a concretizzare i percorsi di ricollocazione dei lavoratori, sostenendoli nell’accesso alle opportunità offerte dal bando, entro il termine limite del 31 dicembre, ed eventualmente proponendo iniziative concrete per rafforzare e rendere maggiormente efficaci le politiche attive della Provincia. Come amministrazione siamo più che disponibili al confronto, anzi invitiamo la Cgil a formulare le proprie proposte”.