Coldiretti, i consorzi di bonifica a servizio del territorio
“I Consorzi di Bonifica costituiscono un modello organizzativo e funzionale pienamente giustificato nell’attuale contesto Istituzionale, sociale ed economico e addirittura un modello esemplare proiettato nel futuro”. Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria è molto esplicito nel riaffermare ancora una volta la validità e il grande significato degli Enti consortili sul territorio.
La stessa idea di bonifica- continua – amplia il suo campo d’azione ed è un valore aggiunto per la protezione della natura e dell’ambiente, non solo in una prospettiva idrogeologica. L’attività di bonifica, è bene ribadirlo non solo comprende la conservazione, regolazione ed utilizzazione del patrimonio idrico, ma, come ha stabilito la Corte Costituzionale, anche l’ambiente ed il territorio, lo sviluppo economico e la produzione agricola. Davanti ad un siffatto quadro d’insieme, che stabilisce il perimetro entro cui giocare non solo dialetticamente una eventuale diatriba, suscita stupore che rappresentanti politici regionali, esercitino le loro peraltro legittime prerogative, disconoscendo che i consorziati, attraverso i consorzi Enti di autogoverno, perseguono gli interessi della collettività, svolgendo le funzioni assegnate sotto la propria responsabilità e le autofinanziano con il pagamento dei contributi. Una maturità questa –prosegue Molinaro – dimostrata con l’autoriforma che a tappe forzate, in meno di due anni, ha ridotto notevolmente il numero dei Consorzi anticipando di fatto una politica di contenimento dei costi ed una “spending review” attuata e praticata.
Non ci pare –afferma Molinaro –che lo stesso impegno e determinazione i rappresentanti regionali, l’abbiano messa in altre importanti riforme di Enti strumentali, che sono ferme al palo e drenano ingenti risorse a piè di lista alla regione e di conseguenza ai cittadini. Cavalcare e stimolare una sorta di disubbidienza fiscale non rispettando leggi della Stato e della Regione Calabria, poi non è sicuramente un buon segnale per una regione che invece deve fare della legalità a trecentosessanta gradi una bandiera. Tra l’altro si dimentica che tra l’ANBI che rappresenta i Consorzi di Bonifica e Irrigazione a livello nazionale e l’ANCI (Associazione dei Comuni) esiste un protocollo d’intesa nel quale si stabiliscono nel reciproco riconoscimento ruoli e competenze nonché azioni da concertare ed il frutto in Calabria sono le decine e decine di accordi di programma con i sindaci delle nostre comunità. In quanto alle competenze sul territorio degli Enti Locali, la L.R. 34/2002 è chiara vedasi artt. 88 e 89.
I Consorzi, non sono per la confusione sulle competenze bensì, pragmaticamente ambiscono sapere chi spetta di fare una cosa e portarla a termine. Sono - precisa Molinaro –testimone diretto dell’attività dei Consorzi di Bonifica molta di più rispetto al passato, anche se i contributi regionali, previsti da leggi vigenti, nel giro di tre anni si sono ridotti di circa il 60%: 2milioni200mila €uro suddivisi tra undici Consorzi, una cifra di per se che già rende giustizia. “Sono certo -conclude Molinaro - che i presidenti e i dirigenti dei Consorzi, continueranno a lavorare, come stanno facendo, con totale dedizione continuando ad attuare il programma di governo che ci siamo dati all’inizio della legislatura: accanto troveranno sempre la coldiretti “forza amica della Calabria”.