Uil Unical contesta il comportamento del Rettore

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La UIL dell’Università della Calabria fa quadrato intorno al rappresentante del personale tecnico amministrativo in Consiglio di Amministrazione, Gabriele Grandinetti, e contesta il comportamento del Rettore.

"Nell'ultima lunga riunione del CdA, -si legge nel comunicato della Segreteria Uil Rua - diverse sono state le osservazioni del rappresentante del personale su un ordine del giorno molto impegnativo: dalla nomina del Direttore Generale, alla vendita di beni immobili, alla concessione a privati delle nuove residenze e dei cinema, alla riorganizzazione del personale dipendente, alla realizzazione di un canale televisivo.

Un ordine del giorno impegnativo, con questioni non urgenti, che avrebbero richiesto grande attenzione e partecipazione da parte di tutta la comunità, perché, comunque, rilevanti per il futuro dell’Ateneo.

Un ordine del giorno che avrebbe potuto rappresentare il programma elettorale di un nuovo Rettore e non gli interessi di una gestione ormai priva di legittimazione politica, in regime di prorogatio, che per dodici anni ha governato tranquillamente l’Ateneo, ottenendo risultati scientifici, non paragonabili, rispetto alle potenzialità a disposizione, con i risultati raggiunti dagli altri Atenei.

Anziché indire le elezioni per il nuovo Rettore, il prof Latorre accelera su questioni “marginali ma molto redditizie, che nulla hanno a che fare con didattica e ricerca, e, in modo sospetto, aliena parte del patrimonio immobiliare e dei servizi, che hanno, invece, consentito all’Ateneo di guadagnare, nel confronto con gli altri, posizioni di primato.

Come non condividere le interrogazioni e le riflessioni del rappresentante del personale quando chiede al Rettore il perché della concessione odierna di complessi residenziali di cui ancora non siamo possesso e per alcuni dei quali abbiamo pagato milionarie penali? Perché pensare a cinema e teatri e non a riforme didattiche? Perché procedere a riorganizzazioni parziali della struttura organizzativa e non impegnarsi nell’elaborazione del piano triennale? Perché inventarsi nuovi impegni quando è in atto un turnover limitato? Perché continuare a concedere contratti e incarichi a personale ormai in pensione e non pensare ad un piano di valorizzazione delle tante figure interne ed alla stabilizzazione dei tanti precari che, con il loro impegno, hanno consentito di raggiungere risultati importanti?

Tutto ciò, a giudizio della UIL, non può essere più sottaciuto. Il Rettore, più che intimidire e limitare il dibattito, dovrebbe chiamare a raccolta l’intera comunità universitaria e le istituzioni, che a vario titolo hanno sostenuto le attività dell’Ateneo, ad uno sforzo di trasparenza, ad una assunzione di responsabilità, ad un impegno collettivo.

E ora di svegliarsi da un lungo letargo e contribuire, ognuno per la propria parte, a garantire un futuro di credibilità con una serie di iniziative, di sicura efficacia, in tema di offerta formativa, di qualità della ricerca e dei servizi".