Gioiosa Jonica: sequestro e confisca beni Cosca Jerinò
Giovedì scorso a Gioiosa Jonica i Carabinieri hanno dato esecuzione al decreto di sequestro e confisca beni emesso il 24 aprile 2012 dal Tribunale – Sezione Misure di Prevenzione- di Reggio Calabria in base alle normative antimafia, nei confronti del sorvegliato speciale di P.S. con obbligo di soggiorno Salvatore Agostino, 44enne appartenente alla ‘ndrangheta nella sua articolazione locale denominata cosca “Jerinò”. In particolare è stato sequestrato l’immobile di residenza dell’interessato del valore di 100.000,00 euro circa. Il provvedimento trae origine da una proposta di aggravamento della sorveglianza speciale di P.S. avanzata dalla Compagnia Carabinieri di Roccella Jonica (RC) ed esecutiva dal 14.11.2009, a seguito della quale venivano disposti accertamenti di natura patrimoniale che portavano all’emissione del decreto in argomento.
La figura criminale di Agostino balza prepotentemente agli onori delle cronache giudiziarie agli inizi del 1990, periodo in cui (05.10.1993) venne condannato a oltre 11 anni di reclusione dalla Corte di Appello di Brescia, per sequestro di persona a scopo di estorsione in pregiudizio della giovane Roberta Ghidini di Centenario di Lonate (BS), liberata a Roccella Jonica il 14 dicembre 1991. Il sequestro a cui prese parte (riconosciuto dalla vittima come uno dei suoi carcerieri) venne ideato da elementi di spicco della cosca “Jerinò” alla quale egli risulta tra l’altro legato da vincoli di parentela, avendo sposato una sorella del più noto Giuseppe Jerinò 60 anni, ritenuto il capo dell’organizzazione criminale. Scontata la pena, torna quasi subito alla ribalta con altri coinvolgimenti in gravi delitti. Infatti, nel mese di febbraio 2008 venne arrestato in esecuzione a OCC in carcere emessa dal GIP presso il Tribunale di Perugia per associazione per delinquere di stampo mafioso e altro, provvedimento che veniva poi revocato dal Tribunale del Riesame della stessa città.