Petilia Policastro: contrasto dei Carabinieri al fenomeno dell’evasione scolastica, 22 denunciati
L’anno scolastico che ormai sta volgendo al termine ha visto i Carabinieri del Comando Compagnia di Petilia Policastro dedicare particolare attenzione al mondo dei vari istituti scolastici presenti nel territorio. Tale attenzione è stata concretizzata da numerosi incontri avvenuti all’interno della aule di scuola, discorrendo sulla legalità e sui problemi dei teen-agers, da lezioni tenute da specialisti dell’Arma sull’educazione stradale e il rispetto del Codice della Strada , dalle scolaresche che si sono recate in visita presso la Caserma di Petilia, per vedere da vicino come vivono e lavorano i militari, dai più di 500 ragazzi e un centinaio di genitori incontrati, con i quali si è cercato di dialogare con semplicità e naturalezza.
Per l’Arma – si legge nel comunicato dei Carabinieri di Petilia Policastro - la scuola è quindi da considerare sicuramente come un’ istituzione con la quale dialogare e della quale cercare di preservare la funzione di educazione civile e sociale: in questo contesto la Compagnia di Petilia ha disposto su tutti e nove i Comuni della propria giurisdizione un controllo serrato presso le scuole per verificare e reprimere i casi di evasione scolastica.
L’attività di controllo e di verifica, messa in atto in totale sinergia con i vari dirigenti scolastici, ha portato al deferimento in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Crotone di 22 genitori, resisi oggettivamente responsabili della mancata frequentazione delle scuole dell’obbligo da parte dei loro figli.
I ragazzi frequentavano scuole elementari e medie, e il biennio delle superiori dei comuni di Petilia, Mesoraca, Santa Severina , San Mauro Marchesato, Caccuri e Roccabernarda.
Svariate le giustificazioni addotte da questi genitori, come ad esempio improbabili ( e senza alcuna certificazione medica) malattie dei ragazzi o necessità che gli stessi aiutassero i parenti in lavori manuali, ma nessuna sufficiente a giustificare quello che per molti ragazzi è stato un vero e proprio abbandono scolastico, con la conseguente, naturale, perdita dell’anno.