Associazione Gianfranco Greco: prevenire gli incidenti stradali si può
Le Castella – Si è svolto nei giorni scorsi presso la sede dell’associazione “Gianfranco Greco” – Giovani uniti per la sicurezza stradale (Guss) di Le Castella, un corso di formazione rivolto ai volontari della stessa associazione nell’ambito del progetto “Insieme X la sicurezza”, promosso dal Ministero della Salute, e organizzato dal Dipartimento di prevenzione dell’Asl di Crotone, diretto dal dottore Domenico Tedesco. A dare inizio ai lavori è stata Erminia Costabile, medico Suem - 118 di Crotone, che durante la presentazione, definendo l’obiettivo del corso, quello cioè di formare “moltiplicatori dell’azione preventiva”, ha dichiarato che “un incidente stradale non è un evento dovuto alla fatalità o al caso, ma è un evento di cui conosciamo le cause, che quindi possiamo prevedere e prevenire”.
E tra le cause principali degli incidenti stradali, come ha spiegato il dottore Alessandro Bisbano, al primo posto c’è il comportamento scorretto degli automobilisti, con una percentuale del 97%; solo infatti il 2% degli incidenti è provocato dal cattivo stato delle strade e il restante 1% da un difetto o avaria del veicolo. “Inoltre – ha aggiunto Bisbano - il 30% degli incidenti gravi è dovuto ad ebbrezza alcolica”. Il rischio di incidente aumenta se all’alcol si aggiungono altre sostanze psicoattive (droghe o farmaci), di questo ha parlato il dottore Giuseppe Palucci: “ questo cocktail di sostanze psicoattive, agendo sul cervello, ha effetti deleteri alla guida, si riduce la capacità di concentrazione e di percepire rischi e pericoli”. Lo stesso Palucci ha ricordato che gli incidenti stradali rappresentano la prima causa di morte nei giovani di età compresa tra i 15 e i 35 anni. E’ importante, dunque, far conoscere ai giovani gli effetti dell’uso di queste sostanze sul corpo, che, alterando le condizioni psicofisiche, provocano gli incidenti stradali, spesso mortali. Bisogna educare alla prevenzione e questa educazione può avvenire più facilmente tra pari, cioè se ad educare i giovani siano altri giovani (Peer education), un concetto fondamentale sul quale ormai da due anni si sviluppano tutte le attività promosse dalla Guss. E della comunicazione con i giovani ne ha discusso la dottoressa Antonella Cernunzio: “ Educare- ha spiegato la Cernunzio - deriva dal latino educere e significa “condurre fuori”, far uscire le proprie abilità, le proprie capacità, aprirsi agli altri. L’informazione è solo una parte del processo educativo. L’educazione deve essere anche divertente e il divertimento deve essere educativo”. E divertente è stata l’ultima parte del corso, un laboratorio didattico, “il Role Playing”, tenuto dal dottore Carmine La Greca, durante il quale i giovani volontari della Guss sono stati coinvolti attivamente, mettendo in pratica quanto appreso nelle lezioni frontali. Al termine del corso a tutti i partecipanti è stato rilasciato un attestato di partecipazione. Ai lavori ha presenziato anche Carmine Spadafora, responsabile U.O. Educazione Sanitaria Asp Crotone.