Differenziata, Saracena in vetta al 61%
Risultati Arpacal sulla raccolta differenziata. Nella provincia di Cosenza, tra i comuni sulla soglia dei 4 mila abitanti circa, il comune più virtuoso si conferma quello di Saracena. All’Esecutivo guidato dal Mario Albino Gagliardi il merito di aver saputo convincere tanti cittadini che differenziare significa rispettare l’ambiente e risparmiare.
È quanto fa sapere l’Ing. Pasquale Di Vasto, Direttore dell'Azienda Speciale Pluriservizi di Saracena che commenta positivamente i risultati conquistati della comunità del Moscato Passito.
Il 61,29% di raccolta differenziata è senza dubbio un dato che inorgoglisce.
Ecco il perché. Qualche dato dell’Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Calabria a confronto. L’anno di riferimento è il 2010. I dati in rapporto sono quelli relativi alle tonnellate di rifiuti raccolti con il sistema della differenziata ed i rifiuti urbani prodotti.
La media di raccolta differenziata raggiunta dai 9 comuni sui 4 mila abitanti circa della provincia, censiti dall’ARPACAL, si attesta attorno al 20%. Un dato più che triplicato dal paese del Pollino e del quale non si può che essere fieri. Inoltre, grazie al Sistema Barcode, la lettura telematica dei rifiuti raccolti, di cui il comune di Saracena si è dotato già da qualche anno, sono stati raggiunti risultati straordinari e fino a qualche anno fa inimmaginabili.
Si tratta – dichiara il Sindaco Mario Albino Gagliardi – di un dato che, per esperienza e metodo di governo, consideriamo sempre un punto di partenza, da superare. Da una parte, salvo eccezioni facilmente spiegabili dal dato demografico – continua il Primo Cittadino – i dati Arpacal mostrano in generale un quadro diffusamente sconfortante dell’approccio istituzionale regionale all’opportunità della differenziata ed alla gestione responsabile dei rifiuti. Dall’altra – conclude Gagliardi, che detiene anche la delega all’internalizzazione dei servizi per l’efficienza amministrativa – per le scelte di turismo e crescita sostenibile messe in campo in questi anni nel nostro territorio, continuiamo a considerare anche i rifiuti, dalla raccolta al loro riuso, come una fra le occasioni di quella green economy alla quale l’Esecutivo si ispira con atti concreti.