San Donato di Ninea, dibattito su istituzione di un conservatorio musicale
Ha riscontrato grande interesse e partecipazione - si legge in una nota del comune di San Donato di Ninea - il dibattito sull’istituzione del biennio di un Conservatorio Musicale a San Donato di Ninea (CS). Sul tema “La cultura come strumento di sviluppo socio economico”, si sono confrontati qualificati relatori e rappresentanti dei comuni di Altomonte, Malvito, San Sosti e Roggiano Gravina, accompagnati dai loro rispettivi sindaci. Tangibile il segnale di apertura e impegno lanciato dal presidente della Fondazione FIELD, Mimmo Barile, e dal rappresentante della Regione Calabria. Molto apprezzato anche il sensibile e propositivo intervento del primo cittadino di San Donato di Ninea, che si è così espresso: “La cultura rappresenta il dato essenziale che caratterizza una comunità, ma richiede necessariamente un protagonismo degli Enti locali vicini a San Donato di Ninea e dei rappresentanti politici e istituzionali della zona.
Per riuscire nella soddisfazione del nostro progetto è necessario un coordinamento politico e organizzativo dei ruoli che veda il contributo di tutti, ma anche un impegno economico che rappresenti il vero investimento di questo ambizioso investimento. Con questa iniziativa iniziamo a costruire un distretto culturale avanzato, dotato di molte attività, che rappresenti un vantaggio competitivo enorme rispetto ad altri territori. Per riuscirci, però, dobbiamo enfatizzare le nostre relazioni personali e istituzionali, collaborando alla pari, per creare un nuovo rapporto tra pubblico e privato e ragionando insieme sui progetti. Per fare ciò – ha dichiarato il sindaco Francesco De Rose – bisogna operare secondo una logica di rete che utilizzi al meglio le risorse che abbiamo, materiali ed immateriali, e che consegua delle reali economie. Bisogna essere consapevoli come la cultura sia un volano di sviluppo a tutti i livelli: dalla formazione alla ricerca, dal senso civico alla solidarietà sociale, dall’economia alla tutela dell’ambiente.
La prova più grande, da superare tutti insieme, dovrà essere quella di far diventare questo territorio un luogo in cui la creazione di valore, attraverso la cultura, sia visibile e palpabile. La Valle dell’Esaro e l’area meridionale del Parco del Pollino, grazie alle loro peculiarità e alle produzioni culturali che sono già state capaci di affermare, dovranno diventare una terra comune in cui la creatività, l’innovazione e l’eccellenza rappresenti un modello di sviluppo reale e in cui la cultura sia un marchio distintivo, capace di comunicare i suoi valori positivi ma anche di creare valore sociale ed economico per tutti”. Ora toccherà al territorio sottoscrivere un primo accordo di programma che avvii la realizzazione di questo progetto, affinché San Donato di Ninea possa continuare a fregiarsi e a perpetuare quella grande tradizione musicale che ha portato molti suoi cittadini a farsi apprezzare in molti teatri italiani ed esteri come direttori o validi componenti di orchestre.