Imprenditoria. Lorecchio: “Con Ismea più strumenti a supporto dei giovani”
Umberto Lorecchio, Consigliere provinciale con delega all’Agricoltura, comunica che con il fondo di garanzia Ismea si allarga la gamma degli strumenti a supporto dell’imprenditoria giovanile in agricoltura. Il fondo Ismea offre in sostanza due garanzie: una fideiussione che è rilasciata dal fondo su richiesta dell’impresa agricola per il tramite della banca finanziatrice ed una cogaranzia che in sostanza funziona come la fideiussione, con la differenza che è richiesta dall’azienda per il tramite di un consorzio di garanzia (Confidi). Per favorire la diffusione della Garanzia Ismea è stato introdotto lo strumento della lettera di garanzia (cd Gcard) che rappresenta una pre-valutazione effettuata da Ismea su richiesta dell’impresa per il tramite di un soggetto terzo. La richiesta della lettera prescinde dal finanziamento sottostante, nel senso che l’impresa può chiedere il rilascio della Gcard, che ha una validità di sei mesi e una garanzia iniziale di 250.000 euro rinnovabile, anche senza l’intenzione in quel momento di chiedere il finanziamento. Con la lettera di garanzia l’Ismea comunica all’impresa se la stessa è astrattamente garantibile dal fondo e quale potrebbe essere il costo approssimativo di una fideisussione. In seguito, nell’arco comunque dei sei mesi di validità della lettera, l’impresa interessata può recarsi in una qualsiasi banca, presentare un progetto e chiedere un finanziamento e in caso di disponibilità della stessa l’impresa potrà esibire la lettera di garanzia alla banca per l’erogazione dell’importo indicato nella lettera agganciandosi ai dati forniti da Ismea. La Gcard può essere poi utilizzata più volte fino alla concorrenza dell’importo massimo in esso indicato nel periodo di validità. La copertura fornita da Ismea raggiunge il 70% dell’importo con la possibilità di arrivare all’80 % nel caso di giovani imprenditori. Altro strumento importante è rappresentato dai fondi stanziati dal Ministero delle Politiche agricole attraverso l’Oiga (Osservatorio per l’imprenditorialità giovanile in Agricoltura).
I giovani agricoltori sotto i quarant’anni d’età potranno beneficiare di un nuovo supporto rappresentato da un sostegno diretto per la copertura dei costi della garanzia Ismea rilasciata a fronte di prestiti erogati dal sistema bancario. È, dunque, uno strumento importante che permetterà alle imprese condotte da giovani agricoltori di abbattere o annullare totalmente, secondo l’entità dell’operazione, il costo della garanzia a prima richiesta. Con questi strumenti Ismea e Mipaaf attendono un nuovo impulso al ricambio generazionale in agricoltura. Ci si arricchisce dunque di altri strumenti per i giovani, infatti, oltre alle garanzie a prima richiesta, Ismea gestisce la misura del subentro, riservata ai giovani, e quella del primo insediamento. La prima finanzia, al momento del subentro di un giovane nella conduzione di un’azienda agricola, progetti d’investimento, con particolare attenzione all’innovazione, attraverso contributi sia a fondo perduto sia in conto interessi rilasciati a fronte della presentazione di un piano di sviluppo aziendale e di un piano d’impresa soggetto al vaglio di Ismea. Con la misura del primo insediamento i giovani possono invece beneficiare di un sostegno finanziario concreto che si traduce in un abbattimento degli interessi pagati su mutui per l’acquisto della base fondiaria. Tali strumenti rappresentano sicuramente un importante vantaggio per i giovani, considerando tra l’altro che mediamente, nella fase di start-up, le aziende che ricorrono ai prestiti bancari ottengono condizioni meno vantaggiose connesse al maggior rischio d’impresa e all’impossibilità di fornire garanzie reali aggiuntive ma sicuramente contribuirà a risolvere la problematica costituita dalla scarsezza di liquidità del sistema bancario che si traduce nella disponibilità di credito nei confronti delle imprese agricole e agroalimentari.