Provincia di Crotone: duello interno al Pdl
“Pur preannunciando tutte le azioni tese alla difesa del territorio, ritengo doveroso, da parte mia, procedere all’autosospensione dal Pdl non condividendo né il senso né l’utilità di un intervento legislativo che mortifica e danneggia irreparabilmente i territori più deboli, dalle condizioni socio-economiche più complesse”. Con queste parole il presidente Zurlo ha manifestato platealmente la sua protesta contro la decisione del Governo sul fronte dell’abolizione delle Province, innescando la miccia del duello interno del Pdl, che ha coinvolto l’assessore provinciale Marcello Praticò e il coordinatore provinciale del partito, Umberto Lorecchio.
In difesa del presidente Zurlo è intervenuto, tra gli altri, l’assessore provinciale Praticò, che non è stato certo tenero con il Pdl. L’autosospensione di Zurlo in un partito che avesse a cuore le sorti della Provincia avrebbero dovuto rappresentare il primo atto di una reazione a catena della quale non avrebbero potuto non tener conto i vertici regionali e nazionali.
“Praticò dimostri di essere consequenziale dimettendosi dalla collocazione remunerata”. Questa è stata la risposta del coordinatore provinciale del Pdl Umberto Lorecchio ed il vice-coordinatore Barbara Brunetti. «Il Pdl non può accettare lezioni o indicazioni su come reagire all’autosospensione del Presidente della Provincia Zurlo, autorevole ed importante elemento per il Pdl locale, regionale e nazionale, da chi ricopre un ruolo esclusivamente tecnico all’interno di una giunta tecnica, nominata, in un momento particolare, dallo stesso presidente Zurlo per un periodo di transizione e temporanea, la quale nomina non ha alcuna giustificazione politica nel Pdl».
L’assessore Praticò non fa attendere la sua controreplica: “ commenta nei toni dell’ironia la dichiarazione congiunta di Lorecchio e Brunetti. «Non mi sono candidato a fare l’assessore ma ho solo risposto alla richiesta di collaborazione del presidente Stano Zurlo in un momento particolare della vita amministrativa della Provincia. È del tutto scontato che le mie dimissioni siano già nelle mani del presidente Zurlo».
Sono seguite, poi, anche le dimissioni formali.
Sullo sfondo di questo duello, il rimpasto di giunta, con il passaggio, più volte annunciato da Zurlo, da un esecutivo tecnico, dopo le disavventure di “Hydra” ad uno più politico. Passaggio che, però, per ironia della sorte, si dovrebbe concretizzare proprio quando il presidente della provincia si è spogliato della sua appartenenza partitica. La cosa certa è che, però, questo duello lascerà sul terreno anche qualche vittima eccellente.