Pdl Crotone: Praticò si dimetta dalla collocazione remunerata
Riceviamo e pubblichiamo una nota stampa del Coordinamento Provinciale di Crotone del Pdl a firma del coordinatore provinciale Umberto Lorecchio e del vice-coordinatore Barbara Brunetti in replica al comunicato inviatoci da Marcello Praticò in data 21 settembre 2011:
“È meglio agire che parlare, meglio ancora: se si è seri bisogna essere coerenti quindi…. consequenziali”. Con riferimento alla nota stampa del Prof. Marcello Pratico, riteniamo necessarie dare risposta e fare alcune precisazioni. Dice il detto: a volte è meglio la parola che non si dice. Il PdL non può accettare lezioni e/o indicazioni su come reagire all’autosospensione del Presidente della Provincia Zurlo, autorevole ed importante elemento per il PdL locale, regionale e nazionale, da chi ricopre un ruolo “esclusivamente tecnico” all’interno di una giunta tecnica, nominata, in un momento particolare, dallo stesso presidente Zurlo per un periodo di transizione e temporanea, la quale nomina non ha alcuna giustificazione politica nel PdL.
Con questo non vogliamo dire e/o giudicare l’attuale giunta provinciale. Non è il posto giusto e non è nostra intenzione farlo in questa circostanza. Ma, vogliamo ribadire che il PdL in più occasioni ha dimostrato di operare nell’interesse della collettività e non sicuramente per ricercare ed ottenere né elemosine e tanto meno remunerate collocazioni. Lo ha dimostrato quando, nella primavera scorsa tutto il PdL, dai consiglieri provinciali, regionali, assessori provinciali eletti e non, dirigenti tutti, tutte quelle persone che si sono candidate e hanno contribuito al progetto provincia, capendo il momento particolare, hanno messo da parte ogni egoismo, ogni giusta e, eventualmente, condivisibile rivendicazione, dimostrando che la nostra POLITICA non tiene alle logiche clientelari. Altro che politica sempre più indebolita e screditata da una miriade di pendolari in cerca di poltrone.
I consiglieri provinciali del PdL hanno sempre dato e continuano a dare prova di lealtà verso coloro che li hanno legittimati con il voto popolare, e verso chi con la stessa legittimazione popolare guida la Provincia di Crotone. Sono inaccettabili lezioni impartite da chi al momento non ha nessuna voce in capitolo nel PdL, né nei partiti della coalizione che amministra l’ente provincia. È, altrettanto, inaccettabile un accusa di basso livello indirizzata a chi nell’azione amministrativa si sta prodigando, incontrando una miriade di difficoltà, per cambiare, riformare e dare un immagine nuova, produttiva e soprattutto dimostrare l’alta capacità amministrativa della classe dirigente regionale, a partire dal Presidente Peppe Scopelliti. Cioè quella persona che ci ha riconosciuto e continua a riconoscere giornalmente al territorio crotonese un ruolo di pari dignità e di pari livello rispetto le altre provincie calabresi. Allo stesso modo è inaccettabile, specie da una persona di una certa esperienza politica e che ha convissuto per molto tempo con le logiche di partito, attaccare il Governo centrale e definirlo schiavo di tatticismi leghisti. Forse l’età, forse l’esser stato lontano per molto tempo dalla politica é il motivo per cui ha dimenticato che in politica tre sono le regole importanti: atti, tempi e numeri.
È per il senso di responsabilità, e non per la mediocrità assoluta della classe dirigente PdL provinciale inconcludente e autoreferenziale, per come la definisce il Prof. Praticò, e non per il timore del confronto, è per la voglia di riscatto che il territorio crotonese vuole portare avanti il motivo per cui il popolo del PdL richiama il Presidente Zurlo ad una riflessione sulla propria decisione di autosospensione, per riprendere e portare avanti quel progetto di cambiamento che il PdL vuole e terminerà nella nostra provincia, così come nella nostra Regione in linea con le politiche nazionali. Altro che silenzio assoluto, altro che segno inequivocabile di processo di decadenza irreversibile della politica locale. “Il cappello in mano” se necessario lo presentiamo pure, sicuramente con dignità, ma per ottenere benefici per il nostro territorio. Bisogna muoversi e non rimanere ancorati al proprio porticciolo sotto casa. Bisogna sciogliere gli ormeggi e remare, anche in mari agitati. Ci chiediamo, in conclusione, a quale titolo oggi parla il Prof. Praticò. Per onestà gli riconosciamo la professionalità nel suo campo, la signorilità e l’educazione che lo contraddistingue. Ma, allo stesso modo, lo invitiamo ha considerare la politica quale luogo di confronto e di dibattito, ha dimostrare rispetto politico verso il Consiglio Provinciale eletto con mandato elettorale, ad adottare il principio della consequenzialità, comprovando che alle parole seguono i fatti, rimettendo così, il proprio mandato “tecnico” nelle mani del Presidente Zurlo, liberando così quella poltrona o come lui stesso chiama “collocazione remunerata”.
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