Sanità. Cgil Piana Gioia Tauro. “I sindaci regalano alibi a Scopelliti”
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato a firma della Segreteria della Cgil della Piana di Gioia Tauro
La sanità nella Piana di Gioia Tauro è collassata. E’ morta anch’essa di malasanità. Anni di cattiva gestione, scelte scellerate di pessima politica, tagli e riduzioni irrazionali hanno reso inefficace la presenza di ogni struttura o presidio sanitario sul territorio. Da troppo tempo è saltato il sistema ospedaliero, è stato depotenziato il pronto soccorso e resa “zoppa” l’emergenza.
Però, il crimine maggiore che è stato commesso riguarda la continua dequalificazione del personale medico e paramedico per effetto della mancanza d’interventi di aggiornamento e adeguamento alle nuove metodologie e tecniche di cura Questo non solo rende cittadini di serie b gli abitanti della piana ma mortifica pure i tanti medici e paramedici che non riescono a svolgere al meglio il loro lavoro.
I ritardi nell’arrivo delle ambulanze e dei soccorsi, al limite delle omissioni, pur essendo il guaio maggiore perché il fattore tempo è essenziale per il salvataggio di molte vite, da soli non rappresentano la drammaticità del problema. Si aggiungono a questi la mancanza di presidi ospedalieri idonei a garantire ricoveri e cure, le liste di attesa infinite e “ i pellegrinaggi diagnostici” negli ambulatori irrazionalmente distribuiti sulla piana.
È questo il quadro della condizione strutturalmente comatosa della Sanità pianigiana e nel mentre tutto questo accade, le responsabilità del Direttore dell’Asp provinciale evadono dall’impegno per la risoluzione dei problemi e diventano complicità del fallimento.
A nulla servono le sole visite della Squillacioti presso gli ospedali pianigiani e nemmeno i comunicati rassicuranti. Servirebbe invece, come abbiamo più volte detto con forza, avviare i lavori per la costruzione certa del nuovo ospedale della Piana e non perché da solo oggi rappresenta la risoluzione ma perché non si deve perdere un’occasione di ripartenza. Oggi avere una struttura in grado di essere ampliata e implementata è fondamentale. Come abbiamo più volte detto il futuro del nuovo ospedale è nelle mani dei Sindaci della Piana che, purtroppo, si stanno esibendo in infinite dispute sterili e campaniliste. Un atteggiamento comportamentale utile solo a dare un alibi per il mancato avvio dei lavori al Presidente Scopelliti e per determinare che infrastrutture lombarde, magari, consumi più risorse in consulenza di quante poi ne verranno effettivamente spese per la realizzazione dell’opera. Il è ponte sullo stretto docet con la sperpero di denaro nella società dello stretto. In questo caso la maggiore beffa è che mentre il ponte sarebbe inutile l’ospedale è essenziale.
Ci auguriamo che la stessa tinta politica dei sindaci di Palmi e Gioia Tauro possa superare i campanili trasformandosi in un impegno comune per l’ospedale subito, senza se e senza ma. Noi. Cgil, già nei prossimi giorni saremo in campo per mettere al centro il tema dell’emergenza e del soccorso con un presidio democratico presso il punto di 118 di Gioia Tauro.
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