“Giù le mani dal Tartufo di Pizzo”, Calabria rivendica invenzione
"Il tartufo gelato è nato a Pizzo Calabro 60 anni fa. L'ha inventato il pasticciere pizzitano Giuseppe De Maria, detto Don Pippo. E' falso quindi quello che dice l'Antica Gelateria del Corso che invita a festeggiare il trentennale del gelato tartufo sostenendo che è stato creato da un gelatiere di Parma 30 anni fa". A parlare sono Enzo Monaco, presidente dell'Accademia italiana del peperoncino e Guido Stecchi, presidente dell'Accademia delle 5T, che hanno inviato una lettera di protesta al Presidente Scopelliti, all'Assessore all'agricoltura della Regione Calabria Michele Trematerra.
I due firmatari segnalano "l'ennesimo tentativo di truffa ai danni di un prodotto-simbolo della gastronomia calabrese di qualità. Il tentativo di truffa - scrivono Monaco e Stecchi - è ancora più grave visto che da anni il tartufo gelato di Pizzo è codificato nel disciplinare del "Tartufo di Pizzo IGP" approvato dalla Regione Calabria e dal Ministero delle politiche agricole". "Il falso dell'Antica Gelateria del corso - recita la lettera - riguarda la verità storica e la natura stessa del gelato. La storia dice che il tartufo gelato è nato a Pizzo nel 1952 e non compie 30 ma 60 anni! Le testimonianze d'epoca ricordano che ad inventarlo, casualmente, è stato un pasticciere pizzitano Giuseppe De Maria, detto don Pippo. Il disciplinare di produzione dice chiaramente che il tartufo gelato di Pizzo è una specialita' tutta naturale fatta con gelato di nocciola, di cioccolato, composto di cacao, cacao in polvere. Nessun colorante, nessun conservante chimico o naturale, nessuna sostanza grassa o vegetale ad eccezione di quelle naturalmente contenute negli ingredienti. Senza prodotti geneticamente modificati o di prodotti da essi derivati. Soprattutto - scrivono Monaco e Stecchi senza la possibilita' di utilizzare latte in polvere o concentrato. In una parola una prelibatezza, unica al mondo, che non ha niente a che vedere col prodotto dell'Antica Gelateria del corso".