Attentato Comune Crotone ed Equitalia, Luca Alfì: ecco il perchè delle “mie azioni dimostrative”
Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Luca Alfì, il responsabile degli attentati ai danni del Comune di Crotone ed alla sede di Equitalia, che spiega le sue azioni di protesta.
"Salve a tutti, mi presento, sono Alfì Luca, scrivo questo comunicato per chiarire un pò la mia posizione in merito agli episodi accaduti il 28 dicembre contro la sede di Equitalia e lo scorso 1 luglio ai danni del Comune di Crotone, voglio precisare che nessuno di queste azioni è dovuto a gesti di natura terroristica o altro ma solo di azioni dimostrative nei confronti di chi nel fatto di equitalia "abusa" delle nostre tasche e da parte del comune di Crotone in particolar modo contro la passata amministrazione che nel periodo elettorale scorso ha gettato fumo negli occhi al 60% dei giovani crotonesi disoccupati e padri di famiglia ai quali sono stati promessi centinaia di posti di lavoro tra cui al sottoscritto candidatosi a sostegno di Peppino Vallone il quale mi garantiva un futuro migliore assicurandomi con molta certezza il posto di lavoro nell'area archeologica "antica kroton".
Da quel momento dopo la sua rinnovata vittoria a sindaco della città, nei primi mesi mi avrebbe dato dei contentini per poi chiudermi la porta in faccia definitivamente, a me ed alcune persone disoccupate che fanno parte del mio gruppo "emergenza occupazionale Crotone" solo per tenerci buoni, visto che il nostro gruppo gli poteva dar fastidio e visto che è uno dei pochi gruppi che scende in piazza a protestare per il lavoro contro il sistema politico e sindacale, e di questo l'intera comunità ne è a conoscenza. Voglio precisare che io non ho mai preso in giro nessuno ho sempre cercato di collaborare con le amministrazioni ma a volte mi hanno sottovalutato perchè forse non si potevano o non si volevano aiutare le persone in difficoltà a Crotone, quindi in parecchie occasioni ci hanno sbattuto la porta in faccia, quindi io per dimostrare allo stato che ci sono e quelli come me disoccupati che non sono tutelati da nessun sindacato, in questi mesi ho messo in atto oltre a varie manifestazioni di protesta anche azioni eclatanti quali: 4 giorni sul tetto dell'ospedale a sostegno dei 132 lavoratori interinali, ho aiutato gli amici della ex Sasol scioperando con loro sul lungomare di Crotone per 4 giorni aderendo allo sciopero della fame, siamo stati 3 giorni inchiodati sulle ciminiere delle fabbriche ex Pertusola Sud per cercare di capire quando questa santa bonifica dava respiro a noi Crotonesi, ho portato in piazza persone di destra e di sinistra dai fascisti ai comunisti insieme un fatto che non ha precedenti in città, ho cercato di avvicinare la gente che vede con un occhio diverso i tutori dello stato quali poliziotti e carabinieri che con noi si sono comportati sempre in modo esemplare, collaborando al 100% con loro per far si che in città non si creasse malumore oltre a quello che già è presente nelle nostre famiglie, ho cercato di avvicinare la povera gente alle amministrazioni locali, forse qualcuno si è dimenticato di tutto questo, che dire ora il mio futuro è un pò incerto e comunque voglio ribadire alla città che i problemi non si risolvono così come nel mio caso ma cercando di essere tutti quanti uniti, spero che la politica Crotonese in questo momento sappia stare vicino alla gente per affrontare tutti insieme i vari problemi che attanagliano la Città per un futuro migliore."