Rossano: Enel, urge riaprire la trattativa
Riavviare le trattative con Enel Spa per discutere, a breve, senza pregiudizi e con pari dignità, attorno alle sorti della centrale elettrica di Rossano. Una discussione seria che sia intelaiata con i vertici della società energetica e che veda partecipi insieme all’Amministrazione comunale anche i Sindacati, Confindustria e Assindustria. Il sindaco Antoniotti, su invito delle organizzazioni di categoria, si è impegnato a chiedere un incontro a Enel da tenersi in Città.
C’è una prerogativa: questo territorio non può perdere una delle sue più importanti realtà industriali. È quanto emerso dall’incontro, chiesto dalle organizzazioni di categoria Cgil-Cisl-Uil e convocato dal sindaco Giuseppe Antoniotti, che si è tenuto ieri pomeriggio (Mercoledì, 11 Giugno 2012) nella sala della Delegazione comunale dello Scalo, per discutere riguardo alle possibilità di riconversione del polo elettrico cittadino. È necessario riprendere il dialogo serio e costruttivo con Enel – afferma il Primo Cittadino – interrotto da ormai tre anni. Ho recepito le istanze dei sindacati, giustamente allarmati del futuro dei lavoratori della centrale e del suo indotto, ma anche delle prospettive produttive di questo territorio, soprattutto in un periodo di crisi dilagante.
Ho recepito la richiesta delle associazioni di categoria – continua il Sindaco - che mi hanno ufficialmente chiesto di attivare un contatto con i vertici di Enel Spa. Innanzitutto per conoscere i programmi che la società intende attuare su Rossano, e nel caso avviare un confronto, massimamente condiviso, paritario e corretto, in merito ad un’eventuale riconversione del sito. Non è più possibile – conclude Antoniotti – attendere altro tempo. È ora che tutti, con responsabilità, facciano la loro parte per creare le condizioni necessarie al rilancio del polo elettrico della Sibaritide. Nel corso dell’incontro, al quale erano presenti il Sindaco e il presidente del Consiglio comunale Vincenzo Scarcello, i responsabili regionali e territoriali di categoria dei sindacati confederati Cgil-Cisl-Uil, apprezzando la disponibilità al dialogo e al confronto dimostrata dall’Esecutivo verso questa delicata vertenza, hanno espresso preoccupazione riguardo alle sorti del sito di S.Irene. Da quanto appreso in seno alla riunione, infatti, pare che Enel nel nuovo piano industriale abbia previsto entro la fine del 2012 la chiusura di ben 7 impianti di produzione e tra questi anche quello di Rossano.
Da qui la necessità di aprire, nel breve tempo, un tavolo di trattativa efficace, utile a conoscere le prerogative dell’azienda e, allo stesso tempo, avanzare diverse proposte per una riconversione quanto più possibile compatibile con il territorio. Oggi – hanno detto i responsabili sindacali – serve ripristinare un rapporto costruttivo con Enel, abbattendo le barriere conflittuali e, spesso, illogiche innalzate negli anni scorsi. Il polo elettrico di Rossano – hanno scandito i rappresentanti dei lavoratori – insieme al cementificio di Castrovillari rimangono le uniche realtà industriali importanti della Sibaritide. Quelle che, insomma, possono garantire un bacino lavorativo importante che miri alla sopravvivenza di questa vasta area. Sarà dovere di tutti – in conclusione – della classe politico/amministrativa, delle associazioni, dei sindacati difendere con le unghie e con i denti questo patrimonio.