Coldiretti Calabria. No a speculazioni su Grana Padano Dop
"In questi giorni, - si legge in una nota della Coldiretti Calabria - nelle nostre città, campeggia un manifesto 3X6, dove una nota catena della Grande Distribuzione organizzata, reclamizza la vendita del Grana Padano DOP a € 8,78 al Kg. O si tratta dell’ennesimo taroccamento oppure si specula anche sulla tragedia del terremoto per imporre prezzi al di sotto di quasi il 25% rispetto al costo normale di un kg. di grana Padano DOP, che da dati certi, per essere remunerativo e permettere al sistema produttivo agricolo di “rialzarsi” dovrebbe essere pagato al produttore € 11,13 iva compresa. Una evidente mancanza di solidarietà che tra l’altro sfruttando un prodotto simbolo di un territorio martoriato dal terremoto sull’onda anche di una scia emotiva, che ha visto risposte di grande solidarietà da parte della Calabria, fa emergere con nitidezza un cannibalismo che non si ferma davanti a niente e che evidentemente non ha a cuore le sorti di un settore e di famiglie ma specula in termini di marketing su di esse.
La Coldiretti Calabria che con il progetto economico e sociale della filiera agricola tutta italiana, ha dato un contributo con la vendita di Grana Padano e Parmigiano Reggiano ad un prezzo equo nei mercati, nelle botteghe di e nei punti vendita di campagna Amica, vuole rappresentare un’idea di crescita e di sviluppo completamente diversa da questa. La nostra è una concreta iniziativa economico e sociale – aggiunge Molinaro presidente di coldiretti Calabria - e una dimostrazione concreta di solidarietà – nonché espressione di autentici valori che sta permettendo di aiutare la ripresa di un territorio nonchè un incoraggiamento importante sul piano umano ed economico per gli agricoltori che si sono rimboccati le maniche per ripartire con il proprio lavoro. Ai cittadini-consumatori, ma evidentemente non solo a loro, che in numero sempre maggiore prediligono le produzioni agricole eticamente sostenibili che sono il punto forte del progetto di Campagna Amica nelle sue varie espressioni - conclude Molinaro - affidiamo queste considerazioni".