Pentone: 18 e 19 agosto due giorni su ‘i popoli che resistono’
Dal Sud Italia all’America del Sud, dal Medio Oriente al Nord Ovest: ci sono comunità che resistono a soprusi, invasioni, decisioni imposte dall’alto. La resistenza dei popoli è il tema trasversale, che coinvolge tutti nel quotidiano, scelto dal Centro di Documentazione sulla Palestina di Pentone (Catanzaro) per l’appuntamento estivo organizzato per il terzo anno consecutivo. Il 18 e il 19 agosto, a Pentone, esperti di spicco nazionale e internazionale condivideranno le loro conoscenze su ‘I popoli che Resistono’. Durante i dibattiti pomeridiani si parlerà di occupazione delle terre e resistenza a ‘ndrangheta e fascismo (sarà presente un rappresentante del Centro ‘Angelina Cartella di Reggio Calabria recentemente incendiato). Esponenti del movimento No-Tav mostreranno l’altra faccia - quella non violenta - della Val di Susa. Si discuterà di primavere arabe e resistenza palestinese. Si passerà dal diritto per l’autodeterminazione del popolo Saharawi alle resistenze dei popoli latinoamericani. Dopo i dibattiti, la resistenza sonora e quella fatta di gesti e parole: letture, performance e concerti. Tra gli altri, Ernesto Orrico e Manolo Muoio proporranno ‘Jennu brigannu. Storie di briganti calabresi’. Sarà presente anche Silvia Todeschini, attivista che ha vissuto per qualche tempo a Gaza.
Durante le due giornate saranno allestiti stand gastronomici e banchetti di libri e artigianato. Sarà possibile degustare i vini delle antiche cantine Cremisan di Betlemme e visitare la mostra dei ricami palestinesi allestita nella Sala consiliare del Comune di Pentone. La due giorni, patrocinata dal Comune di Pentone e dalla casa editrice ‘Città del Sole’ (di cui il Centro possiede alcuni libri), sarà realizzata grazie al lavoro dei volontari, alla collaborazione di altre associazioni locali (Amuriga, Proloco, Carpe Diem, Area51, AVIS) e ai contributi dei commercianti pentonesi.