Gdf Catanzaro: vasto piano di controllo economico del territorio

Catanzaro Cronaca

È in pieno svolgimento, a cura di oltre 60 militari del comando provinciale della Guardia di finanza di Catanzaro, un vasto “piano coordinato di controllo economico finanziario del territorio” che interessa diverse aree della città di Catanzaro e del suo hinterland. In particolare, alcune pattuglie di finanzieri “in divisa” stanno dando attuazione ad una serie di attività operative volte al contrasto ed alla prevenzione degli illeciti fenomeni dell’abusivismo commerciale e della minuta vendita di merci contraffatte.

Altre pattuglie - in questo caso composte da militari in “abiti civili” - sono contestualmente impegnate nel controllo della regolare emissione di scontrini e ricevute fiscali da parte di una molteplicità di esercenti, appartenenti alle diverse categorie che caratterizzano il variegato panorama economico della provincia di Catanzaro. I “quadranti” del territorio provinciale oggi maggiormente interessati dalla operazione delle fiamme gialle sono quelli di Catanzaro, di Lamezia Terme, di Sellia e di Soverato.

Tali tipologie di operazioni si inseriscono in consolidate metodologie d’azione, sistematicamente attuate anche nella specifica prospettiva di utilizzare i dati “caldi” acquisiti sul campo per integrare ed attualizzare le attività di monitoraggio ed analisi del tessuto “economico-finanziario”. La “mappatura del territorio” e le correlate “analisi di rischio” sono, infatti, oramai divenute usuali strumenti di cui si avvalgono i reparti del corpo al fine di meglio “mirare” ben più approfondite attività ispettive o di indagine (anche di polizia giudiziaria) verso i soggetti nei cui confronti emergono significativi indizi di comportamenti illeciti e di “infedeltà fiscale”.

L’odierno “piano coordinato” ha quali obiettivi non soltanto quello di tutelare gli operatori economici “regolari” dalla sleale ed illecita concorrenza degli abusivi e di coloro che vendono merci fuori norma ma anche di evitare che gli esercenti rispettosi degli obblighi di emissione dei documenti fiscali finiscano con il risultare indebitamente “svantaggiati” rispetto a loro concorrenti che violano le norme tributarie.