‘Ndrangheta: prefetto Catanzaro, occorre agire su piano sociale
"Accanto all'attività repressiva, per la quale si sta profondendo il massimo impegno, occorre affiancare iniziative in grado di coinvolgere la società civile locale, nelle sue espressioni politiche, sociali e imprenditoriali, nell'azione di contrasto alle mire delittuose di una criminalità sempre più arrogante e tracotante che, pur neutralizzata con l'arresto dei capi storici, ha grande capacità di riprodursi e rigenerarsi con il sempre più esteso coinvolgimento delle donne dei clan". Lo ha detto il prefetto di Catanzaro, Antonio Reppucci, commentando alcune dichiarazioni rese dalla Cgil dopo le intimidazioni registrate nella città di Lamezia Terme nei giorni scorsi.
In una nota, il prefetto di Catanzaro evidenzia come, "al di là dei convegni, apposizioni di targhe, protocolli di legalità, che possono indubbiamente aiutare, occorre che le forze sindacali ed imprenditoriali, soprattutto, si impegnino di più, come quelle politiche e culturali, per l'affermazione di una cultura sociale e di una religione civile impregnata di partecipazione, responsabilità, impegno, legalità: occorrono più Muzio Scevola e meno Ponzio Pilato, perché la 'ndrangheta è la manifestazione evidente - ha proseguito Reppucci - di una malattia grave del corpo sociale, che può ulteriormente aggravarsi se non si attiva una cura e una profilassi adeguata e non si esce da una dimensione di indifferenza che, a volte, diventa omertà".
Ricordando l'iniziativa tenuta nei giorni scorsi a Lamezia Terme, alla presenza di tutte le istituzioni, il rappresentante dell'Ufficio territoriale di Governo ha sottolineato: "La 'ndrangheta è un fenomeno sociale e va contrastata oltre che con gli apparati dello Stato anche e soprattutto sul piano sociale, con una rivoluzione culturale che vede tutti attivi, pretoriani e miliziani, che vogliono convintamente dare alle future generazioni una terra liberata da una presenza così mefitica e mortifera". Da qui l'appello conclusivo di Reppucci: "E' il momento dei fatti, delle azioni e dei comportamenti consapevoli e determinati di cui dobbiamo essere buoni suscitatori".