‘Ndrangheta: confisca di beni per svariati milioni alla cosca Lo Giudice
Il procedimento riguarda beni di proprietà o riconducibili a Luciano Lo Giudice, trentottenne reggino; l’odierna operazione di confisca beni, fanno sapere dagli uffici della Questura di Reggio Calabria, rappresenta una conferma della bontà delle indagini patrimoniali, condotte dall’Ufficio Misure di Prevenzione della Divisione Polizia Anticrimine, che hanno evidenziato un “nodo” inestricabile tra usura, attività imprenditoriali ed intestazione fittizia: il prestito usuraio costituiva l’occasione per l’accaparramento ed il dominio di attività economiche, le quali a loro volta rappresentavano sia il volano per incrementare l’attività illecita dell’usura che lo strumento per il controllo mafioso del mercato economico della città; l’intestazione fittizia costituiva il rimedio contro possibili rischi di ablazione del patrimonio così accumulato. Lo Giudice, in concorso con il fratello Antonio, forniva un costante contributo alla vita dell’omonima cosca di ‘ndrangheta operante in Reggio Calabria e zone limitrofe, reperendo somme di denaro e gestendo attività commerciali (anche fittiziamente intestate a compiacenti prestanome) nell’interesse della cosca, pianificando delitti fine – contro l’incolumità personale e contro il patrimonio, con l’uso delle armi. Luciano Lo Giudice in virtù della appartenenza al sodalizio mafioso, era così riuscito ad accumulare un ingente capitale, sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati, che costituiscono il reimpiego di proventi illeciti perché acquistati con le risorse illecite della cosca o da quest’ultima ricevuti a titolo di compenso per l’opera prestata.
Il Tribunale – Sez. Mis. Prev. di Reggio Calabria - accogliendo le suddette risultanze investigative, ha emesso il provvedimento di confisca dei seguenti beni:
• 08 immobili siti in Reggio Calabria;
• patrimonio aziendale della ditta individuale denominata “Peccati di Gola di Mogavero Vincenza”con sede in Reggio Calabria;
• patrimonio aziendale della ditta individuale denominata “Peccati di Gola di Lo Giudice Luciano”con sede in Reggio Calabria;
• patrimonio aziendale del ramo di azienda, esercitante attività di commercio al minuto di prodotti ittici, facente parte del patrimonio aziendale della società “Norfish srl” con sede in Reggio Calabria;
• patrimonio aziendale del ramo di azienda, esercitante attività di produzione gastronomica, facente parte del patrimonio aziendale dell’impresa individuale denominata “Smile di Ieracitano Angelica Consolata” con sede in Reggio Calabria ;
• intero capitale sociale e patrimonio aziendale della s.n.c. “Nautica Spanò di Spanò Pasquale & C s.n.c.”, esercente attività di costruzione di imbarcazioni da diporto, con sede in Reggio Calabria;
• patrimonio aziendale e quote sociali formalmente intestate a Cricrì Giuseppe della S.R.L. “Ambrosiana Motori s.r.l.”, esercente attività di commercio all’ingrosso ed al dettaglio di auto e moto nuove ed usate, con sede in Milano;
• patrimonio aziendale della ditta individuale denominata “Legnami Zoccali di Enrico Arillotta”, con sede a Reggio Calabria fraz. S.Gregorio;
• intero capitale sociale e patrimonio aziendale della Società denominata “Zeta Legno s.r.l.”, con sede in Reggio Calabria;
• intero capitale sociale e patrimonio aziendale della srl “Caffè Garibaldi srl”, con sede in Reggio Calabria;
• intero capitale sociale e patrimonio aziendale della s.a.s. “Caffè Garibaldi di Enacopol Beatrice e C.”, con sede in Reggio Calabria;
• Beni mobili, Conti correnti e polizze assicurative.
DIRITTO DI RETTIFICA | 27/08/2012 | Ieracitano, azienda ceduta nel 2009. Nessun coinvolgimento nelle vicende processuali
In merito alla confisca di beni eseguita nei giorni scorsi dalla Polizia nei confronti di Luciano Lo Giudice, nonostante nel decreto di confisca figuri tra i beni oggetto di confisca il patrimonio aziendale del ramo di azienda, esercitante attività di produzione gastronomica, facente parte del patrimonio aziendale dell’impresa individuale denominata “Smile di Ieracitano Angelica Consolata” con sede in Reggio Calabria; si precisa che la signora Angelica Consolata Ieracitano ha cessato l'attività in data 31/12/2008 e, nei primi mesi del 2009 ha venduto l'impresa, con regolare atto notarile, a Vincenza Mogavero, quest'ultima compagna di Luciano Lo Giudice. Si precisa altresì che la signora Angelica Consolata Ieracitano non è in alcun modo coinvolta con il sequestro avvenuto nel 2011 e la successiva confisca dell'impresa, che per come chiarito era stata già alienata nell'anno 2009, né è in alcun modo coinvolta con le vicende processuali che riguardano Luciano Lo Giudice.