Campana: due giorni dedicati a cacciatori

Cosenza Attualità

Continua la tradizionale programmazione agostana nell’ambito della 42esima edizione di Campana – Paese dell’Elefante e della Fiera. Dopo il successo della festa patronale di San Domenico, che ha visto il centro storico invaso e i due appuntamenti all’insegna della cultura e dell’identità,l’Amministrazione Comunale guidata da Pasquale Manfredi ha dedicato due giorni ai cacciatori. Un momento sportivo ed uno di dibattito.

Gara di tiro al piattello e alla sagoma mobile, seguito da un interessantissimo momento di confronto sul “disciplinare per la regolamentazione della caccia al cinghiale”. Entrambe le iniziative, ludica e di approfondimento, si sono svolte nello scorso weekend, alla presenza di un pubblico numeroso, composto in larga parte dalle squadre dei cinghialai. – Soddisfatto il vice sindaco Lautieri: per lo stesso cacciatore è necessaria, oggi, più conoscenza e maggiore competenza tecnico scientifica. E’, questa, l’unica strada percorribile. Il disciplinare è uno strumento necessario per migliorare l’attività venatoria della “Caccia al Cinghiale”, particolarmente diffusa e partecipata nel nostro territorio. Al dibattito erano presenti i rappresentanti di 21 squadre dei comuni compresi nell’ambito territoriale di caccia Cosenza 2: da Campana a Scala Coeli, da Mandatoriccio a Pietrapaola, da Bocchigliero a Paludi, da Rossano a Crosia, da Cariati a Caloveto, da Longobucco a Luzzi.

I lavori sono stati aperti con i saluti del Sindaco Pasquale Manfredi. Apprezzata e qualificata la partecipazione del Presidente dell’ATC Cosenza 2 (Ambiti territoriali di caccia) Tullio Giovanni Capalbo il quale ha illustrato il disciplinare redatto dalla Provincia di Cosenza per l’annata venatoria 2012/2013. – Sono stati numerosi gli interventi. Tra questi, quello dell’Avv. Luigi Santoro e del vice sindaco del Paese dell’Elefante e della Fiera, Andrea Lautieri, entrambi già entusiasti cacciatori. I due hanno sottolineato l’importanza dell’individuazione delle zone vocate alla caccia al cinghiale in modo da legare il cacciatore al proprio territorio per la salvaguardia dell’ambiente e la tutela della fauna. Il confronto si è acceso al momento dell’assegnazione delle zone alla varie squadre.

È del tutto evidente – ha spiegato Lautieri – che il discorso relativo all’assegnazione delle zone alle squadre di cinghialai, residenti nell’ambito di appartenenza, ha valenza solo nell’ipotesi in cui non venga concessa, dagli organi competenti, nessuna autorizzazione provenienti da fuori ambito. In questa fase – ha continuato – l’aspetto più importante è mantenere un confronto diretto con l’ATC, rimanendo vigili ed aperti a confrontarsi sulle forme e sui modi attraverso i quali raggiungere gli obiettivi, nel pieno rispetto delle norme. È comprensibile che questo tipo di gestione dell’attività venatoria – ha proseguito il vicesindaco di Campana – all’inizio possa comportare sacrificio ed anche sollecitare qualche perplessità, ma è altrettanto vero che non vi può essere alcun dubbio sul fatto che questa sia l’unica strada percorribile per continuare ad esercitare la caccia al cinghiale in modo consapevole e soprattutto duraturo, così come del resto accade – ha concluso Lautieri – da anni nel resto del Paese.