Trasporti: lettera di Sulla all’assessore regionale Fedele
Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettere inviata dall'on. Francesco Sulla, segretario questore del Consiglio regionale della Calabria, all'Assessore ai Trasporti della Giunta regionale on. Luigi Fedele sul prolungamento della linea dell’alta velocità fino a Reggio Calabria:
Caro Luigi,
ho letto l’auspicio manifestato dal Presidente Scopelliti perché il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e le Ferrovie dello Stato prendano immediatamente in considerazione il prolungamento della linea dell’alta velocità fino a Reggio Calabria.
Mi sembra un auspicio giusto e condivisibile, nonché un obiettivo importantissimo per la nostra regione, sul quale tutti noi dobbiamo lavorare. Nel frattempo però che il Ministero e le Ferrovie maturino quel convincimento, non si può assistere inermi alle gravi decisioni che le Ferrovie dello Stato attuano in Calabria, con comportamenti che, sia nella forma che nella sostanza, non gli sarebbero consentiti, e perciò loro stessi non si consentirebbero, in nessuna altra regione italiana.
Prima la gravissima decisione di privare la linea ionica di ogni collegamento ferroviario con il resto del Paese e la conseguente dislocazione di diciotto unità tra macchinisti e capi servizio treno, in servizio a Crotone, ed oggi la scelta di chiudere, dalla sera alla mattina, la biglietteria di Crotone e di disporre la dislocazione forzata ed immediata sul territorio nazionale del personale rimasto in quella stazione, quattordici unità, non possono essere considerate questioni che riguardino le sole relazioni industriali. Per le gravi ricadute economiche e sociali, nonché per le gravi lesioni del diritto alla mobilità, che si determinano su una metà dei cittadini Calabresi, queste scelte non possono rimanere oggetto esclusivo del tavolo Azienda – Sindacati, ma devono registrare una straordinaria attenzione del mondo politico, sociale ed istituzionale.
Mezza Calabria isolata dal resto d’Italia non può far dormire sonni tranquilli a nessuno di noi, e però, purtroppo, non si registra la giusta consapevolezza dello scenario che si sta prefigurando e la reazione risulta, perciò, del tutto inadeguata ed insufficiente.
Ecco perché mi sono consentito, a ridosso di ferragosto, non appena informato delle ultime decisioni delle FS, di contattarTi per chiedere un Tuo autorevole intervento, affinché si soprassieda ad ogni forzatura e si apra un tavolo di confronto più ampio sulle pesanti ricadute che queste decisioni generano sul territorio, ripeto metà della Calabria, e si lavori con realismo per individuare le soluzioni più idonee ai nuovi scenari che abbiamo di fronte. Ho colto la Tua convinzione e sensibilità ad affrontare la complessa questione e perciò Ti ribadisco la piena disponibilità ad un lavoro comune. Un caro saluto.