Cosenza, concluso il giro della luce, in bici per la legalità
Si è concluso nel fine settimana, a Cosenza, il primo "Giro della Luce", il giro ciclistico per dilettanti promosso dalla Commissione regionale contro la 'ndrangheta, le Associazioni antimafia Libera e Riferimenti e l'Associazione Ciclistica Luzzese. "Il Giro della Luce, un giro per percorrere la strada dell'onestà", recita lo slogan della manifestazione. Dopo circa 700 km percorsi in tutta la Calabria, il ritorno al punto di partenza, alla sede del Coni di Cosenza. "È stato molto emozionante", ha detto Salvatore Colosimo, promoter del giro e lui stesso ciclista. "Siamo stanchi ma felici, per aver soprattutto incontrato persone di una grande umiltà, sindaci che hanno subito attentati e i genitori del piccolo Dodo' Gabriele, il bimbo ucciso a Crotone", ha detto Colosimo.
"Adesso ci riposiamo. Poi verificheremo se sia il caso anche di ripetere una cosa simile", ha detto Colosimo. "Un'iniziativa, ritengo, importante perché lancia un messaggio forte: percorrere le strade della nostra regione e fare tappa nei luoghi in cui la 'ndrangheta ha colpito vuol dire che sta crescendo una forte sensibilità, in Calabria, su questi argomenti", ha detto Salvatore Magarò, presidente della Commissione regionale contro la 'ndrangheta. "Questo è un simbolo importante perché la lotta all'illegalità si nutre di simboli", ha concluso Magaro'. Per Donatella Loprieno, del Coordinamento Libera di Cosenza, "abbiamo portato un grande messaggio che è quello dell'amore verso la bellezza delle regole e il rispetto della democrazia".
Ad accogliere gli atleti che hanno partecipato al "Giro della Luce", c'erano anche Donata Bergamini, sorella del calciatore del Cosenza, Denis, scomparso in situazioni ancora non chiarite nel 1989, e la campionessa olimpica di judo Rosalba Forciniti, calabrese. Per Donata Bergamini, "è molto importante combattere contro tutto quello che non è pulito". La Forciniti ha sottolineato invece che "è giusto essere qui perché anche loro hanno compiuto un'impresa: non è facile oggi trovare persone che promuovono queste attività e la legalità deve essere insita dentro di noi, a prescindere da tutto".