Cosenza: il maltempo non ferma il festival delle etnie

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Nonostante le condizioni climatiche avverse che hanno ritardato l’inizio della manifestazione, anche nella seconda delle tre serate di “LungiMigranze”, il festival delle etnìe promosso dalla Provincia di Cosenza, è stato altissimo l’interesse e larghissima la partecipazione di pubblico. Dopo Cassano allo Jonio, la seconda giornata della manifestazione si è svolta a Spezzano Albanese e si è aperta con la proiezione del documentario di Andrea Segre “A Sud di Lampedusa”. Girato nel deserto del Sahara nel maggio 2006, il cortometraggio trasporta il pubblico al di là del Mediterraneo, raccontando l’altra faccia di un’emigrazione di cui spesso si vede solo la tappa finale: lo sbarco a Lampedusa.

Chi sono i migranti? Da dove vengono? Perché emigrano? A queste e a tante altre domande il documentario tenta di dare una risposta mostrando e facendo percepire il vissuto di tanti cittadini africani in fuga dai loro paesi per scelta, per disperazione o anche per desiderio di conoscenza. L’aspetto più interessante del film è che il regista non sceglie di fare un discorso didascalico e compiuto sul tema dell’emigrazione, ma tenta di entrare nella dimensione del viaggio, presentando il peso fisico e mentale di corpi in transito, di vite perennemente in sospeso tra un confine e l’altro. Dopo la proiezione del film ha avuto inizio il dibattito con gli interventi del Sindaco di Spezzano Albanese Giovanni Cucci che ha sottolineato la grande capacità di accoglienza dei calabresi e, in particolare, dei cittadini di Spezzano Albanese. Una cittadina, quest’ultima, che si è sempre distinta per la sua particolare capacità di accogliere i cosiddetti “viaggiatori” che raggiunsero questa parte della Calabria sin dal XV secolo per sfuggire alle persecuzioni dei Turchi ottomani che avevano invaso l'Albania. Don Pino Straface, Vicario Episcopale per i Laici della diocesi di Rossano, dopo avere espresso parole di convinto apprezzamento per l’iniziativa della Provincia ha affermato, tra l’altro, che “l'accoglienza e l'ospitalità verso l'altro costituisce un grande dono di Dio” ed ha evidenziato tutte la attività promosse fino ad oggi dalla diocesi di Rossano, a cominciare dall'attivazione di una mensa che distribuisce 500 pasti al giorno agli immigrati.

Parlando di “LungiMgranze”, Aldo Federico, dirigente “Calabria Auser Cosenza”, ha espresso pieno consenso su una manifestazione che “riporta finalmente l’attenzione sull’integrazione degli immigrati presenti sul territorio calabrese e cosentino” in cui l’Auser è impegnata da tempo offrendo servizi medici e odontoiatrici gratuiti ai bambini rom e ai cosiddetti “invisibili”(immigrati irregolari). Salvatore Turano, presidente delle Acli provinciali ha presentato i diversi servizi offerti ai cittadini immigrati dal patronato delle Acli che vanno dall’informazione, all’assistenza e all’orientamento su ogni aspetto che riguarda la loro permanenza nel nostro territorio. A conclusione dell’incontro, il vice presidente della Provincia di Cosenza Mimmo Bevacqua ha ringraziato i comuni di Spezzano Albanese e Cassano allo Jonio per aver contribuito alla realizzazione dell'evento ed ha spiegato le ragioni che hanno spinto il presidente Oliverio a scegliere questi comuni per realizzare la seconda edizione di “LungiMigranze”.

“Nonostante la crisi e le mille ristrettezze economiche in atto -ha detto Bevacqua- anche quest' anno abbiamo voluto ripetere questa bella iniziativa per affermare e vincere una sfida che abbiamo lanciato soprattutto a noi stessi. Guai se un’amministrazione pubblica si dovesse limitare a gestire l’esistente partendo dalle proprie risorse! La vera lungimiranza è quella, invece, di accettare le sfide ed offrire ad esse soluzioni, supporto, solidarietà andando, se è il caso, anche oltre la gabbia delle proprie competenze”. La serata si è conclusa con l'atteso concerto dei “Sud Sound System” che, nonostante le condizioni climatiche incerte, ha richiamato migliaia di persone soprattutto giovani, provenienti da ogni parte della provincia di Cosenza.