Mostre. Poste Italiane: inaugurata “Reggio Calabria, immagini dalla storia 1812/2012”
Duecento anni di storia di Reggio Calabria raccolti in ottanta immagini, tra cartoline e fotografie, dal 1812 ai giorni nostri, per raccontare la città nel corso del tempo, attraverso gli eventi che ne hanno, di volta in volta, determinato il destino. Questo il filo conduttore della mostra, curata da Giuseppe Diaco e dai Giovani di Anassilaos, “Reggio Calabria immagini dalla storia 1812/2012”, promossa dalla Filiale di Poste Italiane di Reggio Calabria e dall’Associazione Culturale Anassilaos, e allestita nello Spazio Espositivo delle Poste di via Miraglia. Le immagini proposte, conosciute forse agli studiosi ma non sempre al grande pubblico, ripercorrono fasi e momenti della storia della Città: da alcune vedute (importante quella realizzata dal viaggiatore inglese Edward Lear nel 1847) alle stampe legate al Risorgimento e alla figura di Giuseppe Garibaldi, liberatore di Reggio nell’agosto del 1860 (Battaglia di Piazza Duomo), fino alle scene della Reggio ottocentesca, con il Corso già Borbonio poi Garibaldi, con il Palazzo di Città, il Castello, il Lungomare e la Palazzata, gli slarghi e le piazze. La terribile cesura prodotta dal sisma del 28 dicembre 1908 è rappresentata da una serie ricca di vedute della distruzione arrecata dal terremoto, a cui poi seguì la difficile ricostruzione.
Risorge la Città nello stile liberty dei suoi edifici pubblici: la Prefettura di Gino Zani, Palazzo San Giorgio di Ernesto Basile, Palazzo Foti (Provincia) di Camillo Autore e Gaetano Spinelli, il Duomo di Carmelo Angelini, il Tempio della Vittoria (San Giorgio) sempre di Camillo Autore, il Palazzo delle Poste, il Lungomare. E dopo la lenta ricostruzione ancora una ferita rappresentata dai bombardamenti della primavera-estate del 1943, con distruzioni materiali e ingenti perdite umane, e poi ancora la ricostruzione del dopoguerra democratico che ci porta fino al luglio del 1970, un altro momento drammatico per la città, con scontri, feriti e morti. In tutta questa sequela di distruzioni e ricostruzioni appare salda la fede dei reggini verso la Madre della Consolazione la cui Festa è ricordata, nella mostra, da alcune immagini pre e post terremoto. E accanto alla storia, nel suo delinearsi, la Mostra offre brevemente le immagini dei visitatori, dal Sovrano Vittorio Emanuele III, che più volte venne a Reggio (1907 per inaugurare il busto al padre Umberto nella Villa Comunale;1922 per il nuovo Municipio; 1930 per il Monumento ai Caduti sul Lungomare); il principe Umberto con la giovane sposa nel 1932 e nel 1935 per l’inaugurazione del Tempio della Vittoria; e nel marzo 1939 Mussolini il cui discorso fu, sostanzialmente, un annuncio di quella sciagurata guerra che sarebbe di lì a poco scoppiata (1° settembre 1939) coinvolgendo l’Italia qualche anno dopo (10 giugno 1940).
E dopo la guerra e la caduta del fascismo la Reggio democratica, visitata da Saragat, fino a Ciampi e Napolitano, e al viaggio di Giovanni Paolo II, il 7 ottobre del 1984 e il 2 giugno del 1988. La mostra si conclude con le immagini di una Beata e di un Santo, Madre Teresa di Calcutta e San Gaetano Catanoso insieme al più grande Pastore che Reggio abbia avuto, l’Arcivescovo Giovanni Ferro. A rappresentare la Reggio del 2012 che vuole sconfiggere la criminalità attraverso la cultura e l’arte, una immagine del Maestro Riccardo Muti. La Mostra è stata inaugurata dalla Dr.ssa Carolina Picciocchi, Direttore di Filiale di Poste Italiane e da Stefano Iorfida e Tito Tropea, rispettivamente Presidente e Presidente Giovani di Anassilaos.