Sanità: Cisal, Miceli riuscirà a lasciare la politica fuori dalla porta?

Vibo Valentia Politica

Riceviamo e pubblichiamo integralmente lettera aperta al nuovo Direttore Sanitario Aziendale dell’Asp di Vibo Valentia Francesco Miceli da parte di Filippo Curtosi Segretario provinciale aggiunto della Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori di Vibo Valentia:

“Fuori dalla sanità la cattiva politica, dentro il merito”: il presidente del Consiglio Mario Monti ha spiegato così, come si ricorderà, nei giorni scorsi, la filosofia del decretone che dopo settimane di ''stop and go'' è stato approvato dal consiglio dei ministri. “Uno dei punti caratterizzanti di questo governo - ha detto, tra l’altro, Monti - è la "valorizzazione del merito. Abbiamo grande rispetto per la politica, ma anche la determinazione nell'allentare la presa che la politica a volte ha assunto troppo forte e impropria su meccanismi che politici non sono". Il riferimento è rivolto alle nuove norme sul governo clinico che stabiliscono criteri di trasparenza per le nomine di direttori generali e di ex primari ed altro. Lei ricorderà certamente, questo passaggio importante della riforma proposta dal ministro della sanità Renato Balduzzi e che rappresenta in un certo senso una sorta di rivoluzione all’interno della sanità nel nostro Paese.

I cittadini vibonesi, attenti e non alle vicissitudini della sanità locale, si sono subito chiesti, sicuramente, se nell’ambito dell’attività della sanità pubblica vibonese diventerà possibile rispettare questa sorta di decalogo, tenendo conto che le nomine le determinerà il Direttore generale che a fine anno subentrerà alla Commissione ministeriale che in atto gestisce l’Asp ma anche sulla considerazione che il Direttore sanitario aziendale, nell’adempimento della sua funzione, affiancherà, unitamente al Direttore amministrativo aziendale, il Dg e quindi in qualche modo non potrà risultare estraneo alle nomine. La Cisal si chiede se il dott. Francesco Miceli farà anche suo l’innovativo indirizzo del tandem Monti-Balduzzi ? La domanda è palese perché non v’è chi non sappia e condivida che almeno nell’ultimo trentennio le scelte all’interno della sanità vibonese sono state sempre e soltanto condizionate dalla politica.

Con i risultati che sono sotto l’occhio di tutti i cittadini, rischiando lo sfracelo. Siamo certi, comunque, che egli si darà un gran da fare per privilegiare la cultura della professionalità e dei meriti rispetto a quella del potere e dell’appartenenza. La conosciamo fin troppo bene ed il suo curriculum professionale e personale ne confermano la speranza. Per la Cisal non v’è ombra di dubbio: nella sanità vibonese la politica l’ha fatta sempre da padrona. La cultura dei meriti è stata sempre e comunque soppiantata dallo strapotere di chi vive il momento “in” al vertice della maggioranza regionale, determinando i guasti di oggi. Chissà se il diktat di Monti e Balduzzi avrà successo ? Sperare non è follia. Inutile ricordare che andare a coordinare l’attività sanitaria di ospedali e strutture sul territorio non è cosa facile, sopratutto se l’impegno interessa la derelitta sanità vibonese. Conoscendo la storia del delicato settore non crediamo che alla fine gli sia stato fatto un bel regalo.

In ogni caso per un medico ospedaliero aspirare alla massima carica organizzativa sanitaria aziendale resta sempre una legittima aspirazione. Conseguirla può anche significare prodigarsi per un progetto di cambiamento dell’attuale stato delle cose. È evidente che alla luce di quanto accaduto nel tempo è anche vero che guidare la complessa e mal articolata macchina della sanità pubblica vibonese non è stato mai un bell’affare per nessuno. A lei non sarà mancata l’esperienza di governare anche una parte dell’attività, come quella del dipartimento di chirurgia e attività chirurgiche dove i disagi e le difficoltà strutturali e operative incontrate non sono mai state esigue o di poco conto.

Gentile Direttore, da qualche giorno si è insediato nel suo nuovo ufficio di Palazzo ex Inam con tanti auguri ma soprattutto con tanti “avvisi” che provengono da quanti conoscono la precarietà del sistema organizzativo di un’attività sanitaria che è stata sempre nell’occhio del ciclone per i tantissimi episodi che si sono succeduti e che ci hanno portato, spesso, anche alla ribalta della cronaca nazionale. Oggi c’è necessità di cambiare pagina. Di avviare una svolta importante quanto concreta per la sempre più crescente domanda di salute dell’opinione pubblica vibonese e non. La sua notevole esperienza professionale, il suo talento, la sua capacità professionale e umana sono chiamati ad offrire una risposta concreta alle attese della popolazione.

La commissione straordinaria che gestisce oggi la sanità pubblica vibonese le ha conferito un incarico di notevole fiducia. La Cisal è certa che lo rispetterà e che farà di tutto per rimuovere ogni forma di difficoltà nella gestione di un servizio che è sempre ricco di polemiche e dove la politica ne ostacola spesso lo sviluppo. Auguri per il prestigioso ma forse scomodo incarico".


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