Sanremo, Fazio esclude minorenni dal Festival
Riceviamo e pubblichiamo un comunicato a firma di Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori e consulente della Commissione parlamentare per l’Infanzia, il quale commenta positiva la scelta definendola “di buonsenso e legalità”.
“Era ora che qualcuno decidesse di escludere i minorenni da contesti a loro non rapportabili e li mandasse a studiare”: è quanto sostiene il sociologo Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori e consulente della Commissione parlamentare per l’Infanzia. Il riferimento di Marziale, che ha lavorato nella commissione ministeriale preposta alla redazione del Codice Tv e Minori tutt’oggi in vigore, è a Fabio Fazio, che ha deciso di escludere i minorenni dalla partecipazione al Festival di Sanremo. Per il sociologo: “Si tratta di una scelta di assoluto buonsenso, rispettosa dell’età evolutiva e delle leggi che tutelano i minori da un sistema mediatico che li fagocita a beneficio degli ascolti e dello spettacolo. E’ tempo di finirla con i lolitismi e i capelli impomatati di bimbi arruolati per interpretare testi dei quali non percepiscono nemmeno il significato. Si tratta di una lesione al loro sacrosanto diritto di vivere l’infanzia senza distorsioni che, alla lunga, inficiano il percorso di formazione cognitiva e identitaria”. Una sferzata arriva anche ai genitori: “Sempre più affannati – afferma Marziale – a proporre i loro gioielli in erba sul terreno dello star system. Li mandassero a studiare e a perfezionare le loro doti naturali nelle palestre più idonee, che non sono certo i palcoscenici dell’effimero”. Il presidente dell’Osservatorio conclude: “La scelta di Fazio non può che trovare la nostra approvazione, che diventa motivo di plauso anche per il nuovo corso amministrativo della Tv di Stato, che meglio farebbe a monitorare alcune aree del palinsesto ancora infettate dalla presenza di minorenni scritturati per scimmiottare gli adulti”.
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