Polemica Delle Chiaie, Mattia: sinistra tende a delegittimare iniziative partiti opposti
Riceviamo e pubblichiamo testo integrale della dichiarazione diramata da Paolo Mattia, componente giunta giovanile Comune di Catanzaro, sulla polemica nata in seguito alla partecipazione di Wanda Ferro alla presentazione del libro di Delle Chiaie:
“Quando venni a conoscenza dell'evento organizzato dall' Ass. culturale "Furor" pensai, immediatamente, alle reazioni che, tale evento, avrebbe scaturito in una certa sinistra. Tale profetica previsione, come volevasi dimostrare, non si è fatta attendere e, come di consueto, con le oramai solite, trite e ritrite armi, dell'antifascismo militante, la sinistra locale tende a delegittimare qualsiasi tipo di iniziativa purché sponsorizzata e organizzata dalla fazione politica avversa. Il libro di Delle Chiaie, condivisibile o meno, racconta e narra uno spaccato Italiano che, purtroppo, ha visto coinvolti migliaia di giovani di opposte fazioni politiche che, credendo in un'idea, lottarono,con tutte le proprie forze e i propri mezzi, rimettendoci, spesso, anche la vita. Il racconto non tende assolutamente a mitizzare quegli anni ma, responsabilmente, ha l'obiettivo di preservare la memoria storica, affinché, quanto accaduto in quel drammatico periodo, non possa mai più accadere. Dispiace pensare che, i detentori della verità e della giustizia, ancora oggi, nel 2012, non riescano a capire che il raggiungimento della "pacificazione nazionale" non potrà mai completarsi finché vi saranno persone che ritengono di essere dalla parte del giusto, demonizzando i propri avversari politici.
La presidente Wanda Ferro, icona della democrazia e dell'onestà intellettuale, non ha fatto altro che presenziare ad un evento organizzato da un'associazione culturale,sportiva e sociale che, muovendosi sul territorio, aggregando e organizzando dibattiti, lotta contro l'apatia della nostra generazione e tende a risvegliare uno spirito politico in una società che, succube e sottomessa al mondo moderno, vaga nell'oblio e nella totale carenza valoriale alla continua ricerca di un'identità. L'antifascismo militante, che dal 1943 al 1983 ha causato migliaia di vittime, è un ideale oramai obsoleto e antitetico agli stessi valori di democrazia,libertà di espressione e rispetto tanto proclamati, ma mai rispettati, da questa frangia di persone che non riesce a capire che, con la caduta del fascismo, conseguenzialmente non ha senso di esistere l'antifascismo che, a mio modestissimo avviso, non è assolutamente un valore da difendere visto che, dietro tale "valore", sono state compiute, giustificate e, spesso, insabbiate enormi barbarie, basti pensare al triangolo rosso che, a guerra oramai finita, sterminò migliaia di ex militari volontari, quando si parla di antifascismo dovremmo immediatamente pensare al trattamento riservato alle SAF(servizio ausiliario femminile) dai buoni partigiani, per poi passare agli anni di piombo, quando lo slogan dei democratici e progressisti recitava "uccidere un fascista non è reato" e, dietro tale slogan, si compivano veri e propri omicidi premeditati ( giusto per citarne qualcuno penso all'omicidio di Sergio Ramelli, Mikis Mantakas, Francesco Cecchin ecc. ecc.).
L'ANPI, tanto brava ad indignarsi se la manovra finanziaria, in periodo di crisi e recessione, riduce i fondi pubblici fino ad allora destinati alla loro associazione, potrebbe riflettere prima di sferrare attacchi strumentali che lasciano il tempo che trovano e che, non riscuotendo alcun successo, sono destinati all'oblio del dimenticatoio. Lungi da me volere fare cambiare idea a chicchessia ma, a parer mio, prima di dare "patenti" di democrazia ad un'associazione culturale ed alla Presidente della Provincia del capoluogo di regione, l'Anpi e rifondazione comunista farebbero meglio a leggere con attenzione l'etimologia ed il significato del termine "democrazia" altrimenti, così facendo, rischiano di cadere in grossolane contraddizioni” Concludo manifestando la mia solidarietà all'associazione Furor ed alla Presidente della Provincia, consapevole che, tali attacchi, non disturberanno il loro operato che, nel corso degli anni, si è sempre dimostrato proficuo, efficace e, socialmente, impeccabile”.
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