Vibo, la Cisal denuncia l’isolamento delle frazioni
“La Cisal, grazie al suo quotidiano impegno sindacale e sociale, ha sempre spalancato le porte e non soltanto ai lavoratori o ai pensionati ma ai cittadini tutti. Il diritto alla libera opinione è uno dei criteri che la Cisal ha reso accessibile a tutti i suoi iscritti e non. È di questi giorni il pensiero – si legge in una nota di Filippo Curtosi, Segreteria Provinciale della Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori - raccolto dalla viva voce di un cittadino che coglie la circostanza di una riunione del sindacato per esprimere il suo pensiero sullo stato di vivibilità del territorio comunale.
“Il Palazzo della politica è sempre più lontano dalle circoscrizioni. Lo stato di isolamento che vivono gli abitati di Vibo Marina, Longobardi, San Pietro, Piscopio, Triparni, le Vene è alla portata di tutti. I politici, puntualmente presenti nella fase legata allo svolgimento della campagna elettorale, col trascorrere del tempo scompaiono letteralmente dalla scena, dimenticando le promesse fatte. Quel che è certo è che viviamo il dramma di un’apatia, una indifferenza ed una serie di disagi, sopratutto sociali, che non sono più tollerabili.
Soprattutto sono gli anziani, le forze sociali più deboli a non sopportare una condizione di difficoltà che si perpetua e che lascia sempre più indifferenti i nostri amministratori. La riunione dei pensionati Cisal, nella sede di via Luigi Razza, convocata per la notifica di alcuni intervenuti provvedimenti assistenziali, si trasforma subito in un momento di denuncia sullo stato di salute del territorio. A farsi portavoce è Santino Di Renzo, pensionato di Vibo Marina, un cittadino che le cose non le manda a dire.
“Più volte sono stato sollecitato anche da congiunti e amici ad indirizzare una lettera di protesta al sindaco per denunciare lo stato di abbandono in cui versa una realtà come Vibo Marina, divenuta ormai irriconoscibile nonostante sia sede di un Porto e di qualche piccola attività commerciale che non riesce a superare la precarietà economica di chi la gestisce. Mi chiedo, subito, quali benefici ha portato alla città l’ultima stagione estiva ? Quale provvidenze sul piano occupazionale e produttivo ha portato l’impegno, se così lo vogliamo definire, di chi dimostra un minimo d’interesse per Vibo Marina ed i suoi problemi ?
La verità - si legge ancora nel comunicato - è che la politica prende sempre più le distanze dal cittadino – continua Santino Di Renzo – e allo stato di disoccupazione dei nostri figli oggi è importante aggiungere le enormi difficoltà che la società affronta per sopravvivere. Qui non si tratta di dover fare i conti con i figli che partono e non tornano più da queste parti perché un ben più grave fenomeno, la condizione degli anziani, è indescrivibile. A volte, specie d’estate, c’è da lottare pure per la carenza di una bottiglia d’acqua quando diventa impossibile averla di scorta e con il rubinetto a secco o per trovare, ad esempio, un’ adeguata assistenza medica.”
Ma Santino Di Renzo avverte che non è solo Vibo Marina a soffrire questa patologia di isolamento. “Anche le altre frazioni spesso lottano per le assurde condizioni ambientali e igieniche, per le strade secondarie che non facilitano l’accesso o per la mancanza di luce nelle periferie dei centri abitati, senza parlare dei danni derivati dall’inquinamento ambientale a mare. È la sintesi del disinteresse della politica – conclude Santino Di Renzo - che si ricorda dei cittadini più disagiati e dei problemi più gravi soltanto in piena campagna elettorale”.”