Dia: un francobollo ricorda i 20 anni dell’istituzione
È stato affidato ad un francobollo il compito di fissare nel tempo il ventesimo anniversario della istituzione della DIA, la Direzione Investigativa Antimafia, l’organismo istituito nell’ambito del Dipartimento della Pubblica Sicurezza con la legge n. 410 del 30/12/1991. Dopo l’evento ufficiale in occasione dell’emissione, svoltosi a Roma il 21 settembre scorso, alla presenza del Ministro Annamaria Cancellieri, del Presidente di Poste Italiane Giovanni Ialongo e del Direttore della Direzione Investigativa Antimafia, Alfonso D’Alfonso, anche la Filiale reggina di Poste Italiane ha voluto rendere omaggio al Centro Operativo DIA che ha sede nella nostra città, con una cerimonia di presentazione dell’emissione filatelica.
Sono intervenuti all’iniziativa il Prefetto Vittorio Piscitelli, il Capo del Centro Operativo DIA, Colonnello Gianfranco Ardizzone, il Rettore del Seminario Pio XI, Don Salvatore Santoro, in rappresentanza del Vescovo Vittorio Mondello. A fare gli onori di casa, il direttore della Filiale di Poste,Carolina Picciocchi. Una manifestazione che ha visto la partecipazione di numerose autorità istituzionali, militari e politiche, tra cui il presidente della Provincia Raffa e l’assessore provinciale alla Cultura e Legalità Lamberti Castronuovo. “Il francobollo dedicato alla Direzione Investigativa Antimafia – ha dichiarato la Picciocchi, non è soltanto un evento filatelico celebrativo, ma rappresenta anche il riconoscimento di una intera nazione al contributo che la DIA e i suoi investigatori offrono ogni giorno alla sicurezza del Paese nella lotta contro la criminalità organizzata. Un francobollo che offre l’occasione per ricordare come ogni istituzione o componente sociale che opera su un territorio possa contribuire a diffondere, con vari mezzi e strumenti, il messaggio della cultura della legalità. Quest’anno abbiamo deciso di dedicare il nostro progetto “Filatelia nella Scuola” proprio al tema della legalità – ha continuato la dirigente - e adotteremo questo francobollo come veicolo di diffusione di questo valore tra i più giovani”.
E sono i ritratti di tre magistrati che negli anni ’90 caddero sul fronte del dovere a comparire sul francobollo che riproduce anche il logo della DIA: Giovanni Falcone, vittima della strage di Capaci il 23 maggio 1992; Paolo Borsellino, ucciso nella strage di via D’Amelio il 19 luglio 1992; e Rosario Livatino, che il Beato Giovanni Paolo II definì “martire della giustizia ed indirettamente della fede”.
Ai tre magistrati e alla loro attività portata avanti fino all’estremo sacrificio, ha fatto riferimento il discorso del Prefetto Piscitelli. Un ringraziamento è stato rivolto alla DIA e a tutte le forze dell’ordine per il lavoro che quotidianamente compiono a difesa della legalità, sottolineando quanto sia fondamentale l’unità di intenti e di azione di quanti operano a vario titolo su un territorio, per il raggiungimento di risultati importanti. Per il Prefetto Piscitelli, il francobollo dedicato alla DIA non deve essere considerato un semplice oggetto da collezione da chiudere tra le pagine di un album, ma va inteso anche nella significativa valenza civile e morale che ci trasmette attraverso le immagini di tre magistrati che hanno avuto il coraggio di sostenere i propri valori di legalità fino alla morte.
Significativo è stato l’intervento di Don Salvatore Santoro che ha tracciato un ritratto particolare del giudice Rosario Livatino, ucciso il 21 settembre 1990, e che appare per la prima volta in un francobollo. Il sacerdote ha sottolineato la grande spiritualità che ispirava tutte le attività quotidiane del magistrato che affidava il suo operato alla “tutela” di Dio. I valori che guidavano l’azione di Livatino sono racchiusi nelle pagine di un suo diario personale e di cui Don Santoro ha voluto evidenziare alcuni pensieri, tra cui l’idea che “non bisogna essere soltanto credenti, ma anche credibili”. Oggi per il giudice Rosario Livatino, morto a soli 38 anni, è in corso una causa di beatificazione.
Apprezzamenti per l’iniziativa sono stati espressi dal presidente della provincia, Giuseppe Raffa, e dal Sindaco di Taurianova, Domenico Romeo. Il colonnello Ardizzone nel ringraziare le istituzioni presenti, ha ricordato la composizione interforze della DIA, che si avvale di personale della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza, ad elevata specializzazione. “Questa presentazione – ha dichiarato – forse unica dopo quella di Roma, assume un valore particolare perché ospitata in un territorio sicuramente non facile, ma iniziative come questa dimostrano come la società civile sia attenta ai temi della legalità e abbia voglia di contribuire ad un cambiamento di mentalità”. Il Colonnello ha poi ricordato le tappe più importanti della sua esperienza lavorativa prima di assumere questo importante incarico. Un lavoro fatto di fatica ed impegno costante nella lotta alla criminalità organizzata che però, grazie alla dedizione degli uomini e delle donne che operano nella DIA, porta a grandi successi. Per esempio nel 2011 su 170 milioni di euro sequestrati, sono stati ben 140 quelli confiscati”.
Il francobollo, del valore di 0,60 euro, appartenente alla serie tematica “Le istituzioni”, è stato realizzato da un bozzetto di Maria Carmela Perrini e stampato in due milioni e 610mila esemplari dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato Spa in rotocalcografia, su carta bianca, patinata neutra, autoadesiva, non fluorescente. L’immagine grafica è completata dalla legenda “20° anniversario dell’istituzione”, la scritta “Italia” e il valore “€ 0,60. A commento dell’emissione è stato anche realizzato un bollettino illustrativo con articolo a firma del Dott. Alfonso D’Alfonso, Direttore della Direzione Investigativa Antimafia. Oltre ai prodotti filatelici dedicati, per ricordare l’evento reggino è stata realizzata una cartolina ricordo, a tiratura limitata, che riproduce alcuni particolari del francobollo. Nello Spazio espositivo del Palazzo delle Poste di Via Miraglia, è stata inoltre allestita una mostra documentale tematica. Immagini tratte dai calendari dedicati alla Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e del Corpo della Guardia di Finanza, per raccontare la storia e l’attività delle Forze di Polizia che operano all’interno della DIA.
“Un piccolo francobollo, come spesso accade per le piccole cose, - ha dichiarato Carolina Picciocchi, direttore di Filiale - “è in grado di darci la concreta rappresentazione di come l’uomo vada costruendo i modi del suo vivere civile, la sua storia, i suoi valori simbolici. In questo caso, non parliamo soltanto di un evento filatelico, ma anche di una occasione per ricordare come ogni istituzione o componente sociale che opera su un territorio possa contribuire a diffondere il messaggio dell’importanza della cultura della legalità. Poste lo affida ad un simbolo della sua storia, il francobollo, e non è certo un caso che ricordi i giudici Giovanni Falcone, Rosario Livatino e Paolo Borsellino, emblemi della lotta contro la mafia e dei tantissimi investigatori e magistrati che hanno pagato con la vita l’impegno a difesa dei cittadini e delle istituzioni”.