Gagliardi: Moscato orgoglio calabrese
Il Moscato al Governo di Saracena torna ad essere riconosciuto dal prestigioso sodalizio internazionale della chiocciolina rossa come marchio di qualità. Più che soddisfatto l'assessore alla promozione del turismo enogastronomico e del gusto Giovanni Gagliardi: è una tappa importante verso il riconoscimento e la deroga della bollitura. È, questo, uno degli obiettivi che si prefigge il presidio Slow Food, condiviso da tutti e dalla comunità intera.
E’ un risultato del quale l’intera regione può andare fiera. A confezionare ambizioni e risultati sarà il grande ed importante evento in programma domani giovedì 11 ottobre, alle Ore 18, in piazza Santo Lio con Piero Sardo, Presidente Fondazione Slow Food per la Biodiversità, Luciano Pignataro, Giornalista de “Il Mattino” e coordinatore per il sud della guida Slow Wine e Raffaele Riga, Vicepresidente Slow Food Calabria. Con il riconoscimento del presidio– dichiara Gagliardi – nel grande mondo Slow Food centinaia di migliaia di soci sparsi in tutto il mondo conosceranno il nostro vino grazie alla rete di rapporti che l'associazione di Bra è riuscita a mettere in piedi. Dopo 10 anni di fermento produttivo – continua – i produttori sono passati da 1 a 6 e insieme hanno anche accresciuto il valore economico del prodotto dal metodo pluri-secolare. Questa storia, i risultati già ottenuti e la strada ancora da percorrere sono patrimonio e metodo collettivi. Di tutti i saracenari anzi tutto, così come dei concittadini del Pollino e, come noi ci auguriamo ed auspichiamo, di tutti i calabresi che credono nella strada della valorizzazione dell’identità e del terroir come la via maestra verso lo sviluppo sostenibile e durevole per il mezzogiorno ed il mediterraneo. Slow Food, la più importante associazione del gusto al mondo – conclude l'assessore alla promozione del turismo enogastronomico – ci riconosce nella sua lista ristretta dei prodotti come primo tra i vini e insieme a pochi altri vini.
Auguri alla Calabria. Vogliamo sia una vittoria di tutta la regione e del Sud. L’evento è organizzato dall’Amministrazione Comunale, in partnership con l’associazione di Produttori di Moscato di Saracena, la neonata Condotta Slow Food Sibaritide – Pollino e la Pro Loco Sarucha. “Non mangiare niente che la tua bisnonna non riconoscerebbe come cibo”. – È, questa, la filosofia che Slow Food mutua da Michael Pollan, nel suo “In difesa del cibo” per spiegare cosa è Slow e cosa, invece, non lo è. Ogni prodotto, per Slow Food, ha una storia. Che sia esso un grande formaggio o un legume antico, un vino, o un frutto, dietro, c’è sempre qualcosa che può essere narrato. E’ esattamente il caso del Moscato Passito di Saracena con il suo tradizionale ed unico metodo di lavorazione senza il quale – chiosa e ribadisce Gagliardi – questo prodotto non sarebbe lo stesso. Saracena cresce anche con il Moscato Passito, divenuto negli anni uno straordinario fattore di marketing territoriale sul quale le amministrazioni comunali – conclude – hanno voluto e saputo investire, a sostegno degli imprenditori. I Presidi Slow Food italiani sono oltre 200 e coinvolgono oltre 1600 piccoli produttori: contadini, pescatori, norcini, pastori, casari, fornai, pasticceri. Il Moscato di Saracena, che già in passato era stato riconosciuto come Presidio, torna ad esserlo sotto il nome di Moscato Al Governo Di Saracena. È uno dei pochi vini che ridiventa presidio. Il presidio nasce per valorizzare il prodotto e accompagnarlo alla Dop.