Frode nei call center: in manette un catanzarese
C’è anche un catanzarese tra le undici persone arrestate nell'ambito dell'indagine portata a termine dalla Guardia di finanza di Catania. Si tratta dell’amministratore di una società che gestisce un call center nel capoluogo calabrese e momentaneamente in gestione commissariale.
L’indagine avrebbe permesso di scoprire l’esistenza di una rete di società italiane ed estere, che avrebbe avuto lo scopo, secondo gli inquirenti, di ottenere finanziamenti pubblici attraverso la costituzione di call center in Piemonte, Puglia, Calabria e Sicilia. Undici le persone arrestate e sequestrati beni per oltre 130 milioni di euro.
L'indagine ha ricostruito un complesso gruppo societario piramidale organizzato con il sistema delle “scatole cinesi” nell'intento di eludere eventuali accertamenti. Quattro le società coinvolte.
Il sistema, secondo l’accusa era di tipo piramidale. Alla base della struttura quattro società di contact center che forniscono servizi e software a call center: una con sede legale a Catania ma operativa a Trapani, un’altra con sedi a Trapani e Bistritto (Bari), ed altre due ancora a Catanzaro e Vibo Valentia.