Soveria Mannelli: ritorna a nuova vita la storica fontana dell’ex s.s.19
Con una cerimonia pubblica, è stata ufficialmente inaugurata la fontana di Bivio Bonacci, a Soveria Mannelli. Una fontana storica che da tempo, però, era rimasta abbandonata, coperta della vegetazione e non fruibile da quanti volessero dissetarsi lungo la strada provinciale 168. Un elemento della storia di Soveria e del comprensorio, conosciuta a apprezzata dalle centinaia di passanti che quotidianamente percorrevano la ex Strada delle Calabrie S.S.19. Per queste ragioni, il comitato "La Pineta” di Bivio Bonacci ha ritenuto doveroso impegnarsi con l'impiego di tempo, lavoro e denaro per il ripristino della fontana. Il comitato da poco costituito, spiega il neo Presidente Palmiro Pascuzzi "nasce con la ferma volontà e partecipazione di tutte le famiglie che vivono nella località di Bivio Bonacci, che hanno compreso dopo diversi incontri avuti con l'amministrazione di Soveria Mannelli di prendersi carico della cura, della manutenzione e del ripristino di tutto quello che è di pubblica utilità della nostra località".
All'inaugurazione erano presenti oltre al sindaco di Soveria Giuseppe Pascuzzi e il vicesindaco Martino Filippo Garofalo, l'Assessore all'ambiente di Cicala Pino Scalzo, l'Assessore alla cultura di Carlopoli Maria Antonietta Sacco, il rappresentante della Comunità Montana Angelo Montoro e don Gigi Iuliano, parroco di Colla, il quale ha ricordato l'importanza dell'acqua come fonte di vita. Il comitato per il bene comune "la Pineta" di Bivio Bonacci – spiega il Vicesindaco di Soveria Mannelli, Martino Filippo Garofalo - deve essere un esempio di cittadinanza attiva e responsabile da esportare in tutte le zone di Soveria, perché oltre a coinvolgere tutti i cittadini di una determinata zona, che conoscono bene i problemi e le eventuali soluzioni, aiuta la socializzazione e incentiva la solidarietà, creando i presupposti per una società unita che comprende bene le problematiche della cosa pubblica, ma soprattutto unisce giovani, donne, adulti e anziani nella creazione di una società migliore e altruista, che prima di pensare a quello che la macchina pubblica può fare per loro, pensano a quello che loro possono fare per l'interesse pubblico”.