Ruberto, Pdl: “Nuova identità con la Provincia Catanzaro-Lamezia Terme”
"La proposta da me avanzata durante i lavori della riunione congiunta di martedì scorso, ovvero quella di rinominare la Provincia di Catanzaro in Catanzaro-Lamezia Terne, nasce dalla presa d’atto dello stato di declino in cui versa la città capoluogo di Regione e il suo territorio, compreso ovviamente l’hinterland Lametino. Non ha alcuna motivazione di carattere campanilistico o strumentale, tanto che ho già espresso a chiare lettere, durante i lavori della sopra citata Assemblea, che sono pienamente d’accordo con quanti legittimamente rivendicano la necessità di ritornare alla “vecchia” Provincia che comprenda anche i territori di Crotone e Vibo Valentia".
E' quanto scrive in una nota il consigliere provinciale del Pdl, Pasquale Ruberto. "E’ evidente - continua il consigliere - che la città di Catanzaro ricopre un ruolo di notevole importanza in ambito amministrativo, peculiare per gli assetti burocratici dell’intero territorio regionale. Tuttavia, c’è il rischio di rimanere schiacciati dalla nuova geografia politico-amministrativa che attribuisce enormi potenzialità alla città metropolitana di Reggio Calabria da una parte, e alla Provincia di Cosenza (di fatto conurbata da tempo con Rende) dall’altra. A ciò si aggiungono le “sirene” di quanti da Crotone pensano di spostare gli interessi di quella parte di territorio verso Cosenza. E allora, se non si coglie questa occasione storica di puntare su un nuovo modello di sviluppo amministrativo che mette in risalto le enormi potenzialità di Lamezia, si rischia di perdere un’occasione storica difficilmente ripetibile. L’idea di rinominare la Provincia - scrive ancora Ruuberto - faciliterà i rapporti tra le due città centrali della Calabria e di fatto potrà dar corpo a quell’area urbana da sempre sbandierata e mai realizzata. Servirà a Vibo per evitare disagi nel rapportarsi con Catanzaro sulla quale città, dallo Jonio, potrà gravitare Crotone senza “transitare” verso Cosenza. Appare altresì fondamentale per il territorio lametino, dotarsi di una entità amministrativa che, in futuro, potrà scongiurare la soppressione di presidi (Tribunale docet) e dare il giusto peso “politico” alla terza città della Calabria, eliminando in modo definitivo strascichi polemici e biechi campanilismi tra le due città. Il voto favorevole al documento uscito dall’Assemblea congiunta di martedì scorso - conclude Ruberto - è stato da parte mia un segno di alta responsabilità proprio per l’esigenza di ricostituire la Provincia madre ma, allo stesso tempo, credo fermamente in una svolta storica per non indebolire il territorio e dare forza all’asse Catanzaro-Lamezia".