Tagli sulla spesa sociale: organizzazioni non ci stanno e scendono in piazza
“Le organizzazioni sociali e del sociale non ci stanno ai tagli alla spesa sociale e scendono in piazza. Si sono date appuntamento a Roma per il prossimo 31 ottobre per una giornata di mobilitazione nazionale. In contemporanea, anche nelle diverse regioni d'Italia si terranno eventi di protesta e sensibilizzazione. L’obiettivo della manifestazione – spiega una nota congiunta di Arci Auser Cgil Cnca Fish Inca Spi-Cgil Fp-Cgil - è quello di chiedere al Governo una decisa inversione di tendenza della manovra di bilancio 2013 che blocchi la logica dei tagli. Il mondo del sociale dice basta e chiede al Governo di cambiare rotta: è sbagliato contrapporre welfare e crescita economica anzi, proprio il Welfare, rappresenta un motore di sviluppo per far ripartire il nostro Paese e frenare i fenomeni di esclusione.
Serve per questo mettere in moto una politica di investimenti nel sociale (definizione dei LEA sociali, rifinanziamento dei fondi azzerati: Fondo Nazionale per le Politiche Sociali, Fondo per la non autosufficienza, Fondo per l’infanzia) capaci di generare lavoro, solidarietà, coesione e sostegno alle fasce economiche più povere. In Calabria l'effetto dei tagli alla spesa sociale sarà pesante e rischierà di spazzare via le già fragili reti di protezione pubbliche e private.
Il Piano di Azione e di Coesione del Ministro Barca interviene positivamente nelle regioni del Mezzogiorno su alcune aree del disagio come non autosufficienza e infanzia ma da solo non basta. Servono interventi più strutturali nazionali e regionali sulla povertà, sulle famiglie, sulla non autosufficienza, sulla disabilità, sui minori, sul disagio mentale che recuperino la cultura della Legge quadro 328/2000 e superino la logica istituzionalizzante del bisogno o degli interventi monetari una tantum.
Per sollecitare un nuove politiche per il Welfare il 31 ottobre alle ore 10.00 a Lamezia Terme, presso la sede dell'Unioncamere, si terrà una conferenza stampa, alla quale interverranno esponenti regionali delle organizzazioni sociali che hanno aderito alla mobilitazione e che porranno richieste specifiche anche alle istituzioni regionali per fronteggiare i bisogni delle tante persone che vivono in situazione di sofferenza, di disagio e di povertà e per sollecitare la costituzione immediata di un tavolo regionale di concertazione sul sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali per definire le priorità da includere nella programmazione per il prossimo triennio e le risorse da assegnare a partire dalla finanziaria regionale per il 2013”.