Spending Review, Sero: risaniamo
Da una parte, vi sono quanti, nell’opposizione, invocano da mesi il dissesto finanziario, tentando di far passare il messaggio falso che soltanto questa amministrazione si trovi in condizioni di difficoltà. Dall’altra, vi è una maggioranza, unita attorno al lavoro della Giunta Sero, che sta responsabilmente mettendo in atto un complessivo risanamento delle finanze e della spesa. Con un obiettivo opposto a quello delle minoranze: evitare appunto il dissesto e, quindi, di scaricare sui soli contribuenti, sulle imprese e sulle famiglie gli effetti peggiori di una situazione di default.
Il piano di alienazione va letto in questa cornice e nella consapevolezza che scelta e valutazione dei beni, oggi fatta dagli uffici locali, in caso di dissesto sarebbe invece affidata, obbligatoriamente, a commissari esterni. È, questo, in sintesi, quanto ha ribadito Leonardo Trento, capogruppo della coalizione di maggioranza, nel corso del suo intervento nell’ultimo consiglio comunale che, tra gli altri importanti punti all’ordine del giorno (regolamento alienazione beni immobili ed Imu; piano alienazioni e valorizzazioni immobiliari; determinazioni aree ex d.lgs. 267/2000; tariffe e prezzi pubblici 2012; determinazione aliquote e detrazioni Imu 2012; deliberazione Corte dei conti su rendiconto 2010), ha positivamente licenziato il bilancio di previsione 2012 e quello 2012-2014.
La relazione tecnica è stata dettagliatamente illustrata dall’assessore al bilancio Leonardo Celeste. – E’ stato invece deciso, anche per l’assenza dei capigruppo della minoranza Mario Sero e Filomena Greco, il rinvio del punto sulla commissione di controllo e Sogefil. Svendita o sopravvalutazione? E’ bene che la minoranza si chiarisca prima al proprio interno – ha scandito ironicamente il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Leonardo Montesanto, rispondendo alle diverse (ed a suo dire contraddittorie) dichiarazioni della minoranza, circa l’esatta valutazione dei beni individuati nel piano di alienazione. – Di certo – ha aggiunto il Sindaco, Filippo Sero – non stiamo svendendo il patrimonio, né questo piano, seppur redatto in una situazione di emergenza, può essere definito superficiale. E’ – ha aggiunto – né più né meno che una delle conseguenze derivanti dall’azione di spending review del Governo nazionale impegnato esso stesso, così come, a catena, numerosi enti locali (la stessa Provincia di Cosenza! – ha ricordato Trento), in altrettanti piani di alienazioni.
Stiamo parlando – ha spiegato Sero – di beni comunque non funzionali allo svolgimento delle funzioni dell’ente. Alla minoranza – ha concluso il Sindaco – chiediamo di indicarci eventuali altri beni, considerando il piano integrabile. Vi sono molti terreni comunali – ha poi precisato Trento, rispondendo ad osservazioni emerse dalla minoranza – posseduti da anni, legittimamente e non, che sono tuttavia nella totale indisponibilità da parte del comune. Cosa porta oggi – si è chiesto – in termini di valore aggiunto lo stesso rimboschimento restituito alla collettività dalla Giunta Sero qualche anno fa? Il piano potrà forse contribuire a restituire effettiva utilità sociale e imprenditoriale a parte del patrimonio comunale oggi inutilizzato. – Non vi è stato – ha poi aggiunto Sero – nessun aumento indiscriminato delle tariffe; l’IMU è stata aumentata di 2 punti ma sulle seconde case; l’acqua costerà di più solo per chi ne consumerà di più; abbiamo recuperato un ritardo sui passi carrabili e l’adeguamento Istat per la Tarsu, fermo da 10 anni. – Spending review, abbiamo azzerato – ha concluso il Sindaco – diversi costi, quali quelli per la programmazione estiva (pur messa in piedi) o la comunicazione istituzionale e ridotto i fitti passivi, le spese del personale ed alcuni servizi.