Provincia Vibo: Prefetto diffida consiglio, bilancio entro 20 giorni
Il Prefetto di Vibo, Michele Di Bari, ha diffidato il Consiglio provinciale all'adozione del bilancio di previsione, assegnando un termine di 20 giorni, così come previsto dall'art. 141 del testo unicosugli enti locali. "Il provvedimento di diffida - si legge in un comunicato stampa - si è reso necessario a seguito della non approvazione del documento programmatorio da parte del Consiglio nel corso della seduta del 29 ottobre scorso. Così come chiarito dal Ministero dell'Interno, su richiesta di parere da parte della Prefettura, - continua il comunicato stampa - la fattispecie verificatasi e' disciplinata dall'art. 1 de D.L n. 13/2002, convertito in legge n. 75/2002, le cui disposizioni sono tuttora applicabili".
"Secondo tale norma - continua la nota stampa - , "quando il Consiglio non abbia approvato nei termini di legge lo schema di bilancio predisposto dalla Giunta, il Prefetto assegna al Consiglio un termine non superiore a venti giorni per la sua approvazione decorso il quale si sostituisce, mediante apposito commissario, all'amministrazione inadempiente e inizia la procedura per lo scioglimento del Consiglio". Il legislatore, dunque, - si fa notare - non ha inteso dare rilevanza ai motivi che hanno condotto alla mancata approvazione del bilancio ( se si tratti cioe' di una semplice inadempienza ovvero se sia riscontrata una precisa volontà di non approvare lo schema predisposto dalla Giunta) ma solo al dato obiettivo della mancata approvazione entro il termine prescritto dalla legge. Attesi, infatti, i rilevanti effetti prodotti dal provvedimento di scioglimento - continua la Prefettura - il legislatore ha ritenuto, a garanzia dell'autonomia dell'ente ed in applicazione del principio costituzionale di leale collaborazione , subordinare sempre alla previa diffida l'eventuale provvedimento dissolutorio". Sono stati inoltre diffidati ad adottare i bilanci di previsione, non avendo provveduto nel termine previsto del 31 ottobre, i consigli comunali di Pizzo e Simbario.