Bergamotto: “stazione al collasso”, Dattola si dimette

Reggio Calabria Attualità

"L'attività della stazione sperimentale per le industrie delle essenze e dei derivati degli agrumi (SSEA) è a un passo dalla paralisi". La denuncia arriva dal presidente Lucio Dattola che ha rassegnato le sue dimissioni perché, spiega, "non ci sono le condizioni per lavorare. La Stazione non ha ancora un Consiglio di amministrazione. È quasi un anno che stiamo aspettando che Confindustria nazionale, e nello specifico Federchimica e Federalimentari, nomini i due membri del Cda. Il mio gesto è a difesa della Stazione reggina, che da quasi cento anni svolge la sua attività di ricerca e servizio sull'intero territorio nazionale, e di tutte le persone che vi lavorano. Per contenere i costi abbiamo anche azzerato i compensi. Al momento non conosciamo le motivazioni di questo assurdo ritardo che blocca la Stazione, strumento fondamentale per sostenere l'industria del bergamotto, che è un prodotto pressoché unico - continua Dattola - come quasi unico è il territorio dove puo' essere coltivato.

L'altra zona del mondo in cui viene ottenuto, infatti, è la Costa d'Avorio che produce 7-8mila chili all'anno contro i 100mila della provincia di Reggio Calabria".

Sarà il vicepresidente Umberto Cotroneo a guidare temporaneamente la SSEA. La Stazione sperimentale per le industrie delle essenze e dei derivati degli agrumi (SSEA), istituita nel 1918 come ente pubblico di ricerca applicata, scientifica e tecnologica, da dicembre 2011 è un'Azienda speciale della Camera di commercio di Reggio Calabria. L'istituto - aggiunge - è il punto di riferimento nazionale nei settori analitico e tecnologico di succhi di frutta, derivati agrumari, oli essenziali, prodotti aromatici e prodotti alimentari di origine vegetale in genere. Ricercatori e tecnici altamente specializzati aiutano le imprese in ogni specifica esigenza e problema tecnologico offrendo servizi di ricerca, consulenza, analisi, sperimentazioni su misura, sviluppo di metodi analitici e assistenza tecnica. La Stazione reggina collabora con i ministeri, le associazioni di categoria, le associazioni scientifiche, le università, i centri di ricerca italiani ed esteri. È per tutti questi motivi - conclude Dattola - che in passato ho combattuto per evitare che la Stazione reggina venisse accorpata all'analoga struttura di Parma e oggi sono pronto a battere tutte le strade pur di tutelarla. È fondamentale salvaguardare i posti di lavoro e difendere l'unico Ente nazionale che ha sede a Reggio Calabria".