Con il convegno, tenutosi lunedì 29 ottobre, alla Sala “Paolo Borsellino” della Provincia di Crotone, sul tema “Cultura, ambiente, territorio: risorse primarie per lo sviluppo”, aperto dalla relazione di Michele Calvo e che ha visto il contributo del consigliere provinciale Ferdinando Muto, di Paolo Giannini, già segretario provinciale del Nuovo Psi, di Maria Teresa Laurito, del coordinamento regionale dei Riformisti Italiani, di Francesca Barberio, di Franco Porcelli, di Matteo Foglia, di Elena Murano ed altri, i cui lavori sono stati conclusi dall’On. Saverio Zavettieri, si sono aperte le adesioni anche in provincia di Crotone. Oltre al gruppo dirigente dei “Socialisti uniti-PSI”, molte sono le adesioni di professionisti, operatori, giovani, intellettuali, nuovi alla politica o provenienti da altre esperienze.
Il convegno è stato il primo momento di riflessione e di analisi dei Riformisti sulle tante ed irrisolte problematiche che investono il territorio, “chiamando alle proprie responsabilità – sostiene Michele Calvo, del coordinamento provinciale di Crotone dei Riformisti Italiani - chi è preposto per volontà degli elettori alla gestione della cosa pubblica e costringendoli a scelte di sviluppo coerenti mirate alla creazione di attività legate alle vocazioni ed alle caratteristiche del territorio, attraverso la conservazione, valorizzazione e fruizione del grande patrimonio storico ed archeologico dell’antica Kroton, oltre che alla tutela ambientale ed al risanamento”.
“In quest’ottica – prosegue Muto - particolare attenzione va rivolta alla bonifica dell’area della Montedison e delle altre aree industriali dismesse, dove si è riscontrata la presenza di metalli pesanti e di sostanze altamente tossiche e nocive, senza rinvii ingiustificati e sine die, perché proprio dal risanamento ambientale dipende qualsiasi prospettiva di sviluppo del territorio, del turismo che ha subito riflessi negativi per l’allarme suscitato, e di una nuova tecnologicamente avanzata industrializzazione”.
Sul piano strettamente politico, i Riformisti Italiani della provincia di Crotone “apprezzano la disponibilità offerta dall’On. Stefania Craxi di candidarsi alle primarie di coalizione del centrodestra, ritenendo – continuano dal coordinamento provinciale - un grave errore se le stesse fossero limitate ai soli esponenti del PdL, cosa che farebbe perdere ogni interesse a tale evento, anche a fronte di quelle del centrosinistra. La candidatura dell’On. Stefania Craxi assume, infatti, grande rilievo di natura politica, in quanto punto di riferimento indiscusso della cultura e della proposta riformista, un’area molto vasta nella quale potrebbe riconoscersi la grande maggioranza dei socialisti, socialdemocratici, laici, liberali, cancellati e messi ai margini dalla rivoluzione giustizialista del ’92-’94 e dal bipolarismo maggioritario che è stato generato”.
“Nel PdL, così come nel Pd, la cultura riformista risulta debole e sacrificata rispettivamente a quella cattolica nell’uno ed a quella post-comunista per natura nell’altro e reclama la presenza di un soggetto riformista, del tipo di quello messo in campo da Stefania Craxi e Saverio Zavettieri per dare spinta al processo di rinnovamento, modernizzazione e crescita di cui l’Italia ha bisogno attraverso quelle riforme strutturali da sempre invocate e da sempre accantonate per l’impossibilità del quadro politico bipolare di condurle in porto!”.
I Riformisti Italiani della provincia di Crotone, “a fronte dei numerosi impegni derivanti prima dalla candidatura dell’On. Stefania Craxi alle primarie e poi dalle elezioni politiche della prossima primavera - conclude Calvo - al fine di una migliore e più efficiente organizzazione e di un maggiore radicamento sul territorio”, hanno dato vita ad un coordinamento provinciale provvisorio, che risulta composto da: Franco Porcelli, Maria Puleo, Alfiero Rossin, Francesca Barberio, Carmela Spina, Michele Calvo, Francesco Mercurio, Domenico Gallo, Peppino Sestito, Alessandro Ruggieri, Franco Oliverio (già sindaco di Rocca di Neto), Tommaso Borrelli, Luigi Borrelli, Armando Borrelli, Michele Giudicissi, Franco Candalice, Carmine Marrazzo, Domenico Ciampà, Leopoldo Barberio, Roberto Sestito, Calogero Occhipinti, Giuseppe Marasco, Luigi Aloe, Massimo Restuccia, Cosimo Ferraro, Pasquale Scigliano, Elena Murano.
Con il convegno, tenutosi lunedì 29 ottobre, alla Sala “Paolo Borsellino” della Provincia di Crotone, sul tema “Cultura, ambiente, territorio: risorse primarie per lo sviluppo”, aperto dalla relazione di Michele Calvo e che ha visto il contributo del consigliere provinciale Ferdinando Muto, di Paolo Giannini, già segretario provinciale del Nuovo Psi, di Maria Teresa Laurito, del coordinamento regionale dei Riformisti Italiani, di Francesca Barberio, di Franco Porcelli, di Matteo Foglia, di Elena Murano ed altri, i cui lavori sono stati conclusi dall’On. Saverio Zavettieri, si sono aperte le adesioni anche in provincia di Crotone. Oltre al gruppo dirigente dei “Socialisti uniti-PSI”, molte sono le adesioni di professionisti, operatori, giovani, intellettuali, nuovi alla politica o provenienti da altre esperienze.
Il convegno è stato il primo momento di riflessione e di analisi dei Riformisti sulle tante ed irrisolte problematiche che investono il territorio, “chiamando alle proprie responsabilità – sostiene Michele Calvo, del coordinamento provinciale di Crotone dei Riformisti Italiani - chi è preposto per volontà degli elettori alla gestione della cosa pubblica e costringendoli a scelte di sviluppo coerenti mirate alla creazione di attività legate alle vocazioni ed alle caratteristiche del territorio, attraverso la conservazione, valorizzazione e fruizione del grande patrimonio storico ed archeologico dell’antica Kroton, oltre che alla tutela ambientale ed al risanamento”.
“In quest’ottica – prosegue Muto - particolare attenzione va rivolta alla bonifica dell’area della Montedison e delle altre aree industriali dismesse, dove si è riscontrata la presenza di metalli pesanti e di sostanze altamente tossiche e nocive, senza rinvii ingiustificati e sine die, perché proprio dal risanamento ambientale dipende qualsiasi prospettiva di sviluppo del territorio, del turismo che ha subito riflessi negativi per l’allarme suscitato, e di una nuova tecnologicamente avanzata industrializzazione”.
Sul piano strettamente politico, i Riformisti Italiani della provincia di Crotone “apprezzano la disponibilità offerta dall’On. Stefania Craxi di candidarsi alle primarie di coalizione del centrodestra, ritenendo – continuano dal coordinamento provinciale - un grave errore se le stesse fossero limitate ai soli esponenti del PdL, cosa che farebbe perdere ogni interesse a tale evento, anche a fronte di quelle del centrosinistra. La candidatura dell’On. Stefania Craxi assume, infatti, grande rilievo di natura politica, in quanto punto di riferimento indiscusso della cultura e della proposta riformista, un’area molto vasta nella quale potrebbe riconoscersi la grande maggioranza dei socialisti, socialdemocratici, laici, liberali, cancellati e messi ai margini dalla rivoluzione giustizialista del ’92-’94 e dal bipolarismo maggioritario che è stato generato”.
“Nel PdL, così come nel Pd, la cultura riformista risulta debole e sacrificata rispettivamente a quella cattolica nell’uno ed a quella post-comunista per natura nell’altro e reclama la presenza di un soggetto riformista, del tipo di quello messo in campo da Stefania Craxi e Saverio Zavettieri per dare spinta al processo di rinnovamento, modernizzazione e crescita di cui l’Italia ha bisogno attraverso quelle riforme strutturali da sempre invocate e da sempre accantonate per l’impossibilità del quadro politico bipolare di condurle in porto!”.
I Riformisti Italiani della provincia di Crotone, “a fronte dei numerosi impegni derivanti prima dalla candidatura dell’On. Stefania Craxi alle primarie e poi dalle elezioni politiche della prossima primavera - conclude Calvo - al fine di una migliore e più efficiente organizzazione e di un maggiore radicamento sul territorio”, hanno dato vita ad un coordinamento provinciale provvisorio, che risulta composto da: Franco Porcelli, Maria Puleo, Alfiero Rossin, Francesca Barberio, Carmela Spina, Michele Calvo, Francesco Mercurio, Domenico Gallo, Peppino Sestito, Alessandro Ruggieri, Franco Oliverio (già sindaco di Rocca di Neto), Tommaso Borrelli, Luigi Borrelli, Armando Borrelli, Michele Giudicissi, Franco Candalice, Carmine Marrazzo, Domenico Ciampà, Leopoldo Barberio, Roberto Sestito, Calogero Occhipinti, Giuseppe Marasco, Luigi Aloe, Massimo Restuccia, Cosimo Ferraro, Pasquale Scigliano, Elena Murano.
Con il convegno, tenutosi lunedì 29 ottobre, alla Sala “Paolo Borsellino” della Provincia di Crotone, sul tema “Cultura, ambiente, territorio: risorse primarie per lo sviluppo”, aperto dalla relazione di Michele Calvo e che ha visto il contributo del consigliere provinciale Ferdinando Muto, di Paolo Giannini, già segretario provinciale del Nuovo Psi, di Maria Teresa Laurito, del coordinamento regionale dei Riformisti Italiani, di Francesca Barberio, di Franco Porcelli, di Matteo Foglia, di Elena Murano ed altri, i cui lavori sono stati conclusi dall’On. Saverio Zavettieri, si sono aperte le adesioni anche in provincia di Crotone. Oltre al gruppo dirigente dei “Socialisti uniti-PSI”, molte sono le adesioni di professionisti, operatori, giovani, intellettuali, nuovi alla politica o provenienti da altre esperienze.
Il convegno è stato il primo momento di riflessione e di analisi dei Riformisti sulle tante ed irrisolte problematiche che investono il territorio, “chiamando alle proprie responsabilità – sostiene Michele Calvo, del coordinamento provinciale di Crotone dei Riformisti Italiani - chi è preposto per volontà degli elettori alla gestione della cosa pubblica e costringendoli a scelte di sviluppo coerenti mirate alla creazione di attività legate alle vocazioni ed alle caratteristiche del territorio, attraverso la conservazione, valorizzazione e fruizione del grande patrimonio storico ed archeologico dell’antica Kroton, oltre che alla tutela ambientale ed al risanamento”.
“In quest’ottica – prosegue Muto - particolare attenzione va rivolta alla bonifica dell’area della Montedison e delle altre aree industriali dismesse, dove si è riscontrata la presenza di metalli pesanti e di sostanze altamente tossiche e nocive, senza rinvii ingiustificati e sine die, perché proprio dal risanamento ambientale dipende qualsiasi prospettiva di sviluppo del territorio, del turismo che ha subito riflessi negativi per l’allarme suscitato, e di una nuova tecnologicamente avanzata industrializzazione”.
Sul piano strettamente politico, i Riformisti Italiani della provincia di Crotone “apprezzano la disponibilità offerta dall’On. Stefania Craxi di candidarsi alle primarie di coalizione del centrodestra, ritenendo – continuano dal coordinamento provinciale - un grave errore se le stesse fossero limitate ai soli esponenti del PdL, cosa che farebbe perdere ogni interesse a tale evento, anche a fronte di quelle del centrosinistra. La candidatura dell’On. Stefania Craxi assume, infatti, grande rilievo di natura politica, in quanto punto di riferimento indiscusso della cultura e della proposta riformista, un’area molto vasta nella quale potrebbe riconoscersi la grande maggioranza dei socialisti, socialdemocratici, laici, liberali, cancellati e messi ai margini dalla rivoluzione giustizialista del ’92-’94 e dal bipolarismo maggioritario che è stato generato”.
“Nel PdL, così come nel Pd, la cultura riformista risulta debole e sacrificata rispettivamente a quella cattolica nell’uno ed a quella post-comunista per natura nell’altro e reclama la presenza di un soggetto riformista, del tipo di quello messo in campo da Stefania Craxi e Saverio Zavettieri per dare spinta al processo di rinnovamento, modernizzazione e crescita di cui l’Italia ha bisogno attraverso quelle riforme strutturali da sempre invocate e da sempre accantonate per l’impossibilità del quadro politico bipolare di condurle in porto!”.
I Riformisti Italiani della provincia di Crotone, “a fronte dei numerosi impegni derivanti prima dalla candidatura dell’On. Stefania Craxi alle primarie e poi dalle elezioni politiche della prossima primavera - conclude Calvo - al fine di una migliore e più efficiente organizzazione e di un maggiore radicamento sul territorio”, hanno dato vita ad un coordinamento provinciale provvisorio, che risulta composto da: Franco Porcelli, Maria Puleo, Alfiero Rossin, Francesca Barberio, Carmela Spina, Michele Calvo, Francesco Mercurio, Domenico Gallo, Peppino Sestito, Alessandro Ruggieri, Franco Oliverio (già sindaco di Rocca di Neto), Tommaso Borrelli, Luigi Borrelli, Armando Borrelli, Michele Giudicissi, Franco Candalice, Carmine Marrazzo, Domenico Ciampà, Leopoldo Barberio, Roberto Sestito, Calogero Occhipinti, Giuseppe Marasco, Luigi Aloe, Massimo Restuccia, Cosimo Ferraro, Pasquale Scigliano, Elena Murano.