Atletica, per Carvelli buon piazzamento e dedica a Mariella
A Torino Antonio Carvelli ha disegnato 42 km e 195 da applausi, con un tempo globale di 2h, 53’ e 30”, abbassando di quattro minuti il personale di un anno fa negli Stati Uniti e concludendo la fatica al 131° posto assoluto e 24° di categoria.
Lo aveva promesso, e lo ha fatto. Non a New York, complice l’uragano Sandy che ha mandato tutti i piani all’aria, ma a Torino, un ripiego ma fino a un certo punto.
Antonio Carvelli ha così trovato il giusto approdo a tanti mesi di fatica, lavoro, sudore e preparazione. Quella maratona nella Grande Mela tanto desiderata non poteva rimanere in sospeso, ma ci voleva immediatamente un rifugio per scaricare l’adrenalina accumulata in tutti questi mesi. E così ha dirottato tutta la sua voglia ai piedi delle Alpi, disegnando 42 km e 195 da applausi, con un tempo globale di 2h, 53’ e 30”, abbassando di quattro minuti il personale di un anno fa negli Stati Uniti e concludendo la fatica al 131° posto assoluto e 24° di categoria.
Un tempo anche lievitato a causa di due crisette che hanno colpito Carvelli durante il percorso, una problema gastrointestinale al 34° Km e un crampo al 38° Km che potenzialmente gli hanno fatto perdere almeno tre minuti. Ma resta comunque una prova di assoluto livello per il podista crotonese, che aveva tanta voglia di rimettersi a correre e non disperdere un lunghissimo lavoro invernale che ‘Sandy’ aveva provato a vanificare tre settimane fa stravolgendo New York.
“Con me ha fatto bene anche Alfredo Argirò, - ci tiene a sottolineare Carvelli - l’ho curato durante gli allenamenti in questi mesi e anche lui con caparbietà è riuscito a bassate il personale portandolo a 3h13'. Una vittoria di Crotone insomma”.
Bene così, Carvelli può ritenersi più che soddisfatto della sua prova, resa ancora più suggestiva dalla dedica finale, quella bandiera italiana con impresso il nome di Mariella (il giovane avvocato precipitato dal balcone alcuni mesi fa), che originariamente Antonio avrebbe voluto sventolare a New York. “Putroppo Sandy me lo ha impedito - ammette con un velo di amarezza Carvelli - ma sono contento di averlo fatto anche adesso. La dedico a lei perchè non voglio cali l’attenzione su fatti del genere e resti sempre vivo il suo ricordo”.
Soddisfazione è stata espressa dai massimi vertici della società bruzia con la quale Antonio è tesserato la "K42 Cosenza".
E adesso arrivano giorni di meritato riposto, meditando sugli impegni futuri che lo attendono. La mezza maratona di Pisa di metà dicembre è un’idea da approfondire, ma ora c’è voglia di assorbire le fatiche di Torino.