Cigl Cosenza, adesione alla giornata contro la violenza sulle donne
"La violenza sulled onne è una sconfitta per tutti" E’ questo il contenuto dello striscione che la CGIL ha inteso esporre in tutte le sue sedi per aderire alla “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, indetta per domenica 25 novembre, e che campeggia anche sulla facciata della Camera del Lavoro di Cosenza.
"Certamente - scrive Brunella Solbaro Segretaria CGIL Cosenza - non basta uno striscione a fermare un fenomeno sempre più dilagante e che nel nostro Paese ha raggiunto connotazioni particolarmente inquietanti, ma può servire a ricordare a tutti noi quello che sta accadendo: basti pensare che – e si tratta di dati contenuti in un rapporto stilato dalle Nazioni Unite - il 76% delle violenze contro le donne in Italia avviene tra le mura domestiche e spesso, troppo spesso, un percorso di maltrattamenti e di umiliazioni sfocia in quel reato per il quale è stato necessario coniare persino un neologismo, il “femminicidio”, ovvero l’omicidio consumato dagli uomini nei confronti delle “donne in quanto donne”, in virtù cioè della differenza di genere, vissuta dagli stessi uomini non come un valore ma come una sorta di affronto e di offesa all’affermazione della loro mascolinità.
E proprio perché venga riconosciuto al femminicidio lo status di un vero e proprio reato specifico è stata anche depositata in Parlamento da parte dell’On.le Giulia Bongiorno una proposta di legge perché le violenze sulle donne siano considerate un’aggravante quando sfocino nell’omicidio, punibile con l’ergastolo.
Nel 2011 sono state uccise 127 donne e quest’anno è stato già superato il numero di 110 vittime, tanto che il femminicidio rischia di collocarsi, nelle statistiche della specie, come una delle prime causa di mortalità tra le donne più giovani, quelle stesse donne giovani che nel mondo del lavoro stanno pagando un pesante tributo in termini di disoccupazione, precarietà, emarginazione, segnale anche questo secondo gli osservatori internazionali di un Paese in declino dal punto di vista della crescita e dello sviluppo.
In questi giorni si stanno moltiplicando le iniziative da parte di diverse organizzazioni e le associazioni che da tempo si stanno battendo per combattere la violenza sulle donne hanno lanciato la sottoscrizione alla “Convenzione No More”, alla quale ha già aderito anche il Segretario Generale della CGIL Susanna Camusso, per proporre alle istituzioni di individuare e prevedere tutte le possibile forme di contrasto e di prevenzione della violenza maschile sulle donne, perché non si tratta più di un tema privato, sia che avvenga tra le mura domestiche che sui luoghi di lavoro, ma di una vera e propria emergenza sociale.
Ed è fondamentale che anche gli uomini si interroghino sul perché si sia arrivati a tanto; perché dopo il ‘900 che è stato il secolo delle battaglie per l’emancipazione delle donne e che ha fatto conseguire non solo a loro ma all’intera società italiana tante conquiste politiche e sociali, in questo scorcio del nuovo secolo si stia manifestando una vera e propria regressione nella relazione tra i generi; perché, soprattutto, uomini che sono compagni di vita delle donne, spesso madri dei loro figli, possano trasformarsi in persecutori, capaci di ogni tipo di violenza fino all’assassinio.
Forse - conclude la nota - indagini sociologiche e psicologiche potrebbero chiarire le motivazioni ed individuare le cure adeguate, ma per ora è fondamentale che tutti acquisiscano, con adeguate campagne di informazione e di sensibilizzazione, la consapevolezza che è ora di fermare questa follia omicida e che le donne, se lasciate sole, non potranno che continuare ad esserne le vittime predestinate".