Pacenza (PdL) alla manifestazione Anci contro il Dl di riordino delle Province
“Ci sarò anche io al fianco dei sindaci e degli amministratori pubblici che il prossimo 12 dicembre manifesteranno a Roma contro la conversione in legge del decreto di riordino delle Province proposto dal governo Monti”.
Il presidente del Comitato regionale per la qualità e la fattibilità delle leggi, Salvatore Pacenza (PdL) annuncia la sua adesione all’iniziativa concordata ieri a Roma presso la sede dell’Anci dai sindaci delle città capoluogo interessate dal decreto legge 5 novembre 2012 n. 188 recante “Disposizioni urgenti in materia di Province e Città Metropolitane”.
“Avevo già avuto modo di esprimere nelle scorse settimane – commenta l’onorevole Pacenza – come fosse necessario in questi giorni raggruppare la voce del dissenso per riversarla laddove, a breve, potrebbero essere compiute determinate scelte: ossia il Parlamento! Mi trovo per tanto concorde col tenore dell’iniziativa voluta dai sindaci, compresa la volontà di incontrare i rappresentanti dei maggiori partiti nazionali per esprimere loro tutta la nostra preoccupazione in merito alle conseguenze nefaste che tale provvedimento di riordino sortirà con ogni probabilità sui territori, tanto più per le province di Crotone e Vibo".
"La partita è ancora aperta – prosegue ancora Pacenza – in quanto gioca a nostro favore la corsa contro il tempo che le due Camere dovranno vincere se vogliono davvero convertire in legge il decreto prima che questo si annulli. Inoltre, è ormai parere comune che compiere un riordino così sommario e ragionieristico non porterebbe ad ottenere certo gli effetti sperati da tutti. Per intenderci, gli stessi risultati che i maggiori partiti dei due schieramenti avevano annunciato di voler raggiungere all’interno dei loro programmi elettorali, pensando ad una riforma costituzionale sul funzionamento dello Stato".
"D’altro canto – avverte il consigliere regionale – c’è da dire che in commissione Affari istituzionali è stata ritirata da Pdl e Lega la pregiudiziale di incostituzionalità opposta del decreto, anche per il forte parere negativo espresso dal capogruppo del Pd Bianco. Ecco perché a mio avviso – conclude l’onorevole Pacenza – niente è perduto, ma c’è la necessità di tenere alta la guardia. Da qui l’invito a partecipare in maniera massiccia alla manifestazione di dicembre a Roma da estendere anche nei confronti della società civile”.