Vibo: il questore Carlutti incontra la Giunta di Confindustria

Vibo Valentia Attualità

La Giunta di Confindustria esprime vivo apprezzamento per la visita che il nuovo Questore di Vibo Valentia, il Dott. Angelo Carlutti, ha voluto concedere agli imprenditori vibonesi. Un breve ma intenso incontro svoltosi in un clima cordiale e costruttivo. La visita un uomo che esprime forte il senso dello Stato e che si è palesato sin da subito concreto, di una gentilezza rara ed immediata, diretto e cordialmente formale. Una visita che onora profondamente i vertici confindustriali.

Il Dott. Carlutti fa comprendere da subito che, sulle questioni importanti, sulla legalità in senso lato, non sono ammissibili tentennamenti: “la società civile deve stare chiaramente accanto allo Stato, accanto al lavoro delle Forze di Polizia per rafforzarne il compito e la missione che compiono quotidianamente. Senza una società civile attiva, senza il Vostro contributo fattivo e la partecipazione dei cittadini – ha affermato il Questore – il nostro lavoro, quello di tanti uomini e donne di grande professionalità che ho trovato della struttura che mi appresto a dirigere, rischia di essere vanificato.”

Un invito che ha raccolto, dopo alcuni scambi di opinione, un generale e convinto consenso da parte di tutti i presenti, che hanno offerto le loro esperienze personali allo scopo di definire il perimetro delle dinamiche in cui si muove l’imprenditoria vibonese. La nostra società ha il dovere di compiere un salto culturale, deve consegnare ai posteri una eredità di valori e dignità. Con la vicinanza che la visita del Questore vuole significare – è stato da più parti sottolineato – sarà più facile per tutti gli imprenditori affrontare, con rinnovato vigore, le tante limitazioni alla nostra libertà, individuale e professionale.

Avviandosi al termine dell’incontro il Presidente, Antonio Gentile ha dichiarato: Questo incontro rappresenta per la storia della Confindustria Vibonese, un momento di grandissima importanza, cui seguirà una stretta collaborazione basata sulla partecipazione incondizionata ai processi di affrancamento di una società troppo spesso soffocata dal malaffare, ma che siamo certi, ha ancora in sé gli anticorpi e la forza di reagire.

“Sono per natura ottimista e sono certo – ha affermato il Questore prima di congedarsi – che questa comunità ha in sé “qualcosa in più”. Qualcosa su cui dobbiamo lavorare insieme per conseguire risultati ed obiettivi cui tutti miriamo, una migliore qualità della nostra vita ed un posto migliore dove far crescere i nostri figli.”