Truffe: intascavano pensione parenti morti, denunciati
Continuavano a intascare la pensione di familiari morti da alcuni anni, approfittando di una delega alla riscossione conferita quando i titolari erano ancora viventi. Ammonta a circa 250.000 euro l'importo della truffa scoperta dalle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Crotone, nell'ambito di un' indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, che ha portato alla denuncia di tre persone.
Attraverso incroci tra i dati anagrafici e gli emolumenti pagati, ha portato alla luce i raggiri commessi, con modalità simili, da tre diverse persone che, avendo taciuto il decesso dei congiunti, potevano regolarmente presentarsi ad incassare la pensione all'ufficio postale pagatore o, più comodamente, ricevevano l'accredito sul conto corrente bancario dove risultavano cointestatari e legittimati ad operare. In un caso, oltre alla truffa, è stato contestato anche il reato di falso, essendo stata certificata dall'interessato, con apposita dichiarazione ideologicamente falsa, l'esistenza in vita del genitore morto invece nel 2002.
Gli esiti dell'attività investigativa hanno consentito di attivare le procedure di revoca delle pensioni in questione. Per quanto riguarda le somme già corrisposte, si fa rilevare che le somme accumulate illegalmente da parte dai responsabili dovrà essere restituito. Nel caso ciò non avvenisse, potrebbe essere applicata la normativa che consente all' autorità giudiziaria di disporre il sequestro per equivalente, ai fini della successiva confisca, di beni fino a concorrenza dell'importo dell'indebita percezione.