Catanzaro, Abramo chiede a Scalzo di non candidarsi alle politiche
“La mia insofferenza verso i balletti della politica nazionale e la mia decisione di dedicarmi totalmente alla mia città per dieci anni, rinunciando a candidature per le prossime elezioni politiche, hanno molto irritato il politico di professione Salvatore Scalzo. Alle sue velenose accuse, a cui purtroppo la città è ormai abituata, rispondo con una semplice e chiara sfida. Io ho dichiarato solennemente di non essere interessato a qualsiasi tipo di candidatura alla Camera o al Senato che pure, anche in queste ore, mi viene sollecitata da molti amici e proposta da vari partiti. Ho detto chiaro e tondo che il mio unico obiettivo è quello di governare Catanzaro per dieci anni, il tempo indispensabile per ricostruirla dopo gli anni di buio del centrosinistra e affidarla ad un nuovo e giovane gruppo dirigente che sappia guidarla in futuro con competenza e capacità. Scalzo è in grado di fare una dichiarazione del genere? Perché non assume davanti alla popolazione di Catanzaro l’impegno a non candidarsi al Parlamento anche nel caso, più che probabile, di perdere il 20 gennaio per la terza volta in un anno?"
E' quanto scrive in una nota Sergio Abramo.
"Io penso che Scalzo - scrive ancora Abramo - avendo ormai capito che si può vivere di politica, non farà mai una dichiarazione del genere perché, come dicono fonti bene informate, si è già preparata la grande via di fuga da Catanzaro, ottenuta dai bersaniani per avere abbandonato Renzi. E’ del tutto evidente che per un giovane di 30 anni farsi nominare in Parlamento, con una più che discreta indennità per cinque anni, è una tentazione troppo forte. E così, se siamo buoni profeti, Scalzo terrà tutti col fiato in sospeso, senza scoprire le sue carte proprio fino al 21 gennaio, giorno del voto comunale ma anche ultimo giorno utile per presentare le liste alla Camera, cioè 35 giorni prima della data probabile del 17 febbraio. Ma siccome ho sempre fiducia nella gioventù, mi aspetto che Scalzo, da subito e senza aspettare i giochi di potere del suo partito, dichiari di non essere interessato alle candidature e di volersi dedicare esclusivamente alla città, da sindaco o da consigliere di opposizione”.