Sanità: Federfarma Catanzaro, stanchi di finanziare l’Asp
Il presidente di Federfarma Catanzaro, Defilippo, "dopo gli ennesimi inutili confronti", si dice indignato "dalla mancanza di iniziative costruttive provenienti dalla parte pubblica e furente dinanzi al meccanismo di finanziamento che l'Azienda sanitaria provinciale ha unilateralmente instaurato per risolvere i propri problemi di liquidità: ritardare i pagamenti ai farmacisti a tempo indeterminato - chiarisce il Presidente Defilippo, che annuncia la mobilitazione della categoria - con il solo onere dell'interesse al saggio legale (attualmente all'2,5%) costituisce di fatto una forma di "finanziamento" che i farmacisti attuano, non per loro volontà, nei confronti dell'Azienda che gestendo i fondi destinati alla copertura della spesa farmaceutica ad un tasso di interesse di gran lunga inferiore a quello che dovrebbe sostenere se facesse ricorso al credito bancario, produce per se stessa un risparmio di spesa. Certamente tale risparmio - aggiunge Defilippo - sarà anch'esso gestito in maniera impropria ma, sta di fatto, che ad oggi e da qualche anno, segnatamente da quando il tasso di interesse legale è all'2,50% i farmacisti titolari di farmacia privata "finanziano" l'Azienda Sanitaria.
Questa situazione - continua - è inaccettabile e fortemente osteggiata dai farmacisti che per primi subiscono oneri più elevati per fare ricorso (loro sì) al sostegno bancario a causa di una mala gestio che non è quella della loro attività bensì quella delle Aziende sanitarie da cui attendono i rimborsi". "Ma i vertici della Sanità calabrese - aggiunge Defilippo - sembrano sordi al problema. Note, telegrammi e varie telefonate, naturalmente, rimasti privi di riscontro, nel quale Federfarma Catanzaro invocava un incontro urgente con i vertici del settore per l'attuazione dell'accordo del 16 novembre scorso a meno che non voglia ammettersi che quell'incontro ha fatto da specchio delle allodole per superare, ma solo momentaneamente, lo stallo di un sistema in ginocchio. Già perché i farmacisti della Provincia di Catanzaro, tornano a farsi sentire per evitare, sostiene il loro Presidente, di fare la fine della Sanità calabrese e di essere trascinati nel suo calderone.
A tutt'oggi non è stato possibile arrivare ad una soluzione del problema. Finora abbiamo avuto molta pazienza - lamenta - ma l'attuale crisi finanziaria e il decremento dei margini per la farmacia rischiano di cronicizzare, se non di peggiorare ulteriormente, una situazione già sufficientemente critica. È venuto dunque il momento di capire come mai la ASP di Catanzaro non riesce a pagare. Assieme alla segnalazioni stiamo provvedendo al deposito di una serie di ricorsi per decreti ingiuntivi all'Azienda. A noi preme che gli arretrati vengano retribuiti. Saranno poi i giudici a verificare che non vi siano state irregolarità da parte dell'amministrazione della ASP. Da parte della regione e dell'ASP di Catanzaro solo promesse , solo parole al vento". In considerazione di ciò, quindi, annuncia Defilippo, " i farmacisti si trovano nuovamente, ed ancora una volta loro malgrado, costretti a ricorrere a forme incisive di tutela delle proprie ragioni, prevedendo una o più iniziative di protesta da realizzare nei prossimi mesi".
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